Tumore alla prostata: la diagnosi è sempre più innovativa

Il tumore prostatico è il carcinoma maligno non cutaneo più diffuso tra gli uomini.

Spesso quando si parla di questo tumore, si cita anche il PSA (antigene prostatico specifico), che è una molecola prodotta dalla prostata ed è quindi un marcatore specifico di questo organo. La sua concentrazione nel sangue può essere indice di aumentato rischio tumorale: è indicatore fondamentale nella diagnosi precoce del tumore alla prostata ed è, quindi, stato proposto come test di screening negli uomini a partire dai 50 anni di età.

Tuttavia, è ormai noto che il PSA non è un marcatore cancro specifico, soprattutto per valori ematici inferiori ai 10 ng/mL: infatti può risultare elevato anche nel caso in cui si soffra di altre malattie, come l’ipertrofia prostatica (ingrossamento benigno della prostata) e la prostatite (infezione della prostata).

In ogni caso, il problema diagnostico riguarda soprattutto i casi con incremento di PSA moderato (compreso tra 4.1 e 10 ng/mL) e senza aver potuto eseguire ecografie o palpazioni: in questi casi il parametro più affidabile sembra essere il rapporto tra PSA libero e PSA totale; in generale, un rapporto superiore a 0.25 è associato ad una bassa probabilità di tumore alla prostata (al di sotto del 10%).

Recentemente due importanti marcatori di malattia prostatica hanno dimostrato di poter migliorare la specificità diagnostica del PSA: il [-2]proPSA e il PHI.

Il [-2]proPSA è una frazione della molecola del PSA, mentre il PHI (indice di salute prostatica) deriva da un’elaborazione matematica dei risultati del PSA totale, del PSA libero e del [-2]proPSA.

Nei pazienti con età superiore ai 50 anni, valori di PSA totale compreso tra 2-10 ng/mL ed esplorazione rettale non sospetta, la percentuale di [-2]proPSA e l’indice PHI risultano significativamente più accurati rispetto a PSA totale e PSA libero nella diagnosi di tumore prostatico e, in generale, sembrano correlate anche con l’aggressività del tumore.

Per conoscere la misura di questi nuovi marcatori, che non sostituiscono, ma affiancano l’analisi del PSA totale e il PSA libero, è sufficiente che il paziente si sottoponga ad un semplice prelievo di sangue, prenotabile presso il Centro Prelievi di Humanitas Medical Care Arese e nelle altre sedi del gruppo (Busto Arsizio, Castellanza e Lainate). Questo tipo di esame non è attualmente rimborsabile dal Servizio Sanitario Nazionale ed è, quindi, eseguibile solo privatamente.

 

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