Tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero pancreatico

I tumori neuroendocrini sono patologie rare ed eterogenee che originano dalle cellule del sistema neuroendocrino e sono in genere caratterizzate da una crescita lenta; possono colpire vari organi come intestino, pancreas, polmoni, tiroide, timo o ghiandole surrenali. In una ridotta percentuale di casi, questi tumori sono costituiti da cellule tumorali poco differenziate (con rapida crescita) che richiedono trattamenti diversi rispetto alle altre forme di tumori neuroendocrini.

La diagnosi precoce è essenziale per il loro trattamento ma richiede un alto grado di sospetto e conferma mediante test speciali. La presa in carico da parte di un team specializzato e multidisciplinare rappresenta il punto cruciale nella gestione di queste neoplasie.

Ce ne parla la dott.ssa Roberta Elisa Rossi, gastroenterologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano e presso IRCCS Humanitas Rozzano, ove è parte del team multidisciplinare dedicato alla patologia neuroendocrina.

Come vengono classificati i tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero pancreatico?

I tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero pancreatico (GEP-NET) includono tumori localizzati a livello del tratto gastro-intestinale (stomaco, duodeno, digiuno, ileo, colon, retto e appendice) e a livello del pancreas. 

Possono essere funzionanti o non funzionanti, a seconda che diano o meno una sindrome clinica da secrezione ormonale.

Quanto sono comuni i tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero pancreatico?

I tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero pancreatico rappresentano circa il 2% di tutte le neoplasie gastrointestinali. Si tratta, pertanto, di tumori relativamente rari, la cui incidenza è, tuttavia, molto aumentata negli ultimi anni, in parte per una maggiore conoscenza della patologia e in parte per un progressivo miglioramento delle tecniche diagnostiche a disposizione.

Da cosa possono essere causati i tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero pancreatico?

La maggior parte dei GEP-NET sono sporadici; tuttavia, in alcuni casi, possono insorgere nell’ambito di sindromi genetiche, come la neoplasia endocrina multipla di tipo 1 (MEN-1), la sindrome di Von-Hippel Lindau (VHL), la sclerosi tuberosa e la neurofibromatosi di tipo 1.

Quali sono i sintomi dei tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero pancreatico?

Nella maggior parte dei casi, questi tumori sono asintomatici e ciò comporta un certo ritardo diagnostico. A volte vengono diagnosticati in corso di accertamenti eseguiti per altre motivazioni, come i piccoli tumori neuroendocrini rettali incidentalmente riscontrati in corso di colonscopie di screening. Talvolta, invece, sono caratterizzati da soli sintomi ostruttivi secondari all’effetto della massa tumorale.

In caso di tumori neuroendocrini funzionanti, i segni e sintomi sono diversi sulla base dell’ormone prodotto dal tumore funzionante. Si tratta di sindromi caratteristiche, ma trattandosi di tumori rari, è necessaria un’adeguata conoscenza della patologia per arrivare alla diagnosi e ridurre il ritardo diagnostico. Dal momento che la diarrea è comune nei pazienti affetti da tumori neuroendocrini, i pazienti spesso si rivolgono proprio al gastroenterologo che deve, pertanto, essere a conoscenza dell’esistenza di questi tumori e deve essere pronto a riconoscere le sindromi caratteristiche. 

I tumori neuroendocrini del piccolo intestino possono associarsi alla sindrome da carcinoide, caratterizzata da diarrea, flushing, broncospasmo, manifestazioni cutanee. Fra i tumori neuroendocrini pancreatici funzionanti, il gastrinoma è caratterizzato da diarrea cronica, malattia da reflusso gastro-esofageo ed ulcere peptiche ricorrenti; il glucagonoma causa diarrea, diabete e la comparsa di un tipico rash cutaneo; il somatostatinoma provoca diarrea, diabete, calcolosi della colecisti; il VIPoma è invece caratterizzato da diarrea profusa con rischio di disidratazione.

Come possono essere diagnosticati i tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero pancreatico?

Nel sospetto di tumore neuroendocrino, è possibile misurare tramite analisi del sangue i livelli di alcuni marcatori che possono risultare aumentati; fra questi, alcuni sono specifici quali insulina, gastrina, glucagone, altri sono marcatori generici di patologia neuroendocrina e possono aumentare anche in assenza di patologia neuroendocrina (es. la cromogranina A).

Per localizzare il tumore primitivo abbiamo a disposizione esami di radiologia convenzionale (ecografia, TAC, RMN), mentre per una corretta stadiazione  è fondamentale il ruolo della PET Gallio 68.

Trattandosi di tumori neuroendocrini del tratto gastro-entero-pancreatico, al fine di ottenere una diagnosi istologica, definire le esatte dimensioni del tumore ed ottenere una precisa stadiazione in termini di rapporti con le strutture circostanti e/o presenza di linfonodi loco-regionali, l’endoscopia ha un ruolo molto importante. La gastroscopia permette, infatti, la diagnosi di tumori neuroendocrini dello stomaco e del duodeno; la colonscopia, di tumori del colon e del retto; per quanto riguarda il piccolo intestino l’enteroscopia con doppio pallone e la videocapsula endoscopica permettono un’accurata diagnosi, ma non sono esami disponibili in tutti i centri. L’ecoendoscopia è fondamentale per la diagnosi dei tumori neuroendocrini pancreatici e per la stadiazione delle forme gastriche, duodenali e rettali.

Cosa fare nel sospetto di tumore neuroendocrini del tratto gastro-entero pancreatico? 

Nel sospetto di GEP-NET o nel caso di diagnosi già conclamata è necessario rivolgersi ad uno staff medico con specifica expertise in tale patologia per un’adeguata presa in carico al fine di delineare un corretto programma diagnostico-terapeutico. La gestione multidisciplinare e il riferimento a centri di terzo livello rappresentano elementi cruciali nella gestione dei tumori neuroendocrini. 

Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva
Dott.ssa Roberta Elisa Rossi
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