Sintomi e cura dell’endometriosi

Durante le mestruazioni capita di avvertire del dolore alla zona pelvica; nella maggior parte dei casi questo fastidio è tuttavia fisiologico.

In altri casi, il dolore può rappresentare un primo segnale di endometriosi, una patologia benigna che colpisce le donne durante la loro età fertile.

Qualora il dolore avvertito fosse intenso, allora occorre approfondire velocemente la questione per individuarne le cause.

Qualora la causa fosse riconducibile a una diagnosi di endometriosi, sarebbe fondamentale applicare immediatamente la terapia più adeguata, medica o chirurgica.

Ne abbiamo parlato con il dott. Domenico Vitobello, Responsabile dell’Unità Operativa di Ginecologia presso l’Istituto Clinico Humanitas.

Che cos’è l’endometriosi?

L’endometriosi è una patologia abbastanza frequente, che colpisce le donne, soprattutto tra i 20 e i 40 anni di età.

L’endometriosi si caratterizza per il fatto di presentare, all’esterno dell’utero, il medesimo tessuto presente all’interno, quello che mestrua e che provoca le mestruazioni.

L’endometriosi può dare origine a noduli localizzati sul retto, sull’intestino, tra retto e vagina, sull’utero, sulla vescica o a cisti sull’ovaio.

La presenza di noduli può causare diversi disturbi, soprattutto in base alla loro posizione, tra cui:

  •   defecazioni dolorose durante le mestruazioni;
  •   occlusione intestinale nei casi più gravi;
  •   dolori vescicali;
  •   difficoltà a urinare durante le mestruazioni.

I noduli presenti sull’ovaio sono anche chiamati cisti ovariche endometriosiche.

Cura e risoluzione del problema

Quando si accusano dolori mestruali, è opportuno sottoporsi a un controllo ginecologico.

Non dobbiamo dimenticare che l’endometriosi è causa di sterilità, in quanto tale patologia crea delle aderenze che possono impedire il concepimento.

Per quanto riguarda la terapia, essa dipende dalla localizzazione e dalla grandezza del nodulo.

È possibile curare la patologia in questione assumendo, per esempio, estro-progestinici (la pillola) o progesterone, in quanto riducono il flusso mestruale e decongestionano le pelvi.

In alternativa, può essere necessario ricorrere a un intervento chirurgico.

Attualmente, il ginecologo dispone di tecniche di chirurgia mini-invasiva come la laparoscopia, che comportano tempi di intervento più ridotti e un minor uso di anestesia, con degenza e convalescenza più brevi e un minor dolore post-operatorio.

Laparoscopia robotica

L’Unità Operativa di Ginecologia presso Humanitas si avvale di tecniche chirurgiche mini-invasive di laparoscopia robotica, che vengono utilizzate nella maggior parte degli interventi chirurgici di ginecologia.

Nella laparoscopia tradizionale il chirurgo comanda direttamente gli strumenti.

Nella robotica, invece, le braccia meccaniche del robot sono comandate dal chirurgo.

I vantaggi, in termini di precisione ed efficienza, sono evidenti, soprattutto quando si opera su pazienti obese, per esempio nella resezione di noduli endometriosici, nell’asportazione di tumori al collo dell’utero e nelle asportazioni dei linfonodi.

 

 

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