Che cos’è la colonscopia?
La colonscopia tradizionale è un esame diagnostico che consente di esaminare il colon e il retto. Si effettua introducendo un endoscopio flessibile attraverso l’ano e facendolo avanzare lentamente nel retto e nel colon, mentre si introduce l’anidride carbonica (rispetto all’aria che veniva utilizzata precedentemente, la CO2 ha la capacità di essere riassorbita rapidamente dai tessuti), o in alternativa l’acqua, per distendere le pareti intestinali.
Complementare alla colonscopia tradizionale è la colonscopia virtuale, una tecnica meno invasiva che utilizza immagini TC assiali con ricostruzioni tridimensionali per analizzare il colon.
Il paziente deve recarsi in ospedale il giorno prima dell’esame per ricevere un apposito farmaco da assumere con due litri d’acqua; il giorno dell’esame, previa posizionamento di una sonda rettale, il colon viene dilatato con anidride carbonica.
Qual è la preparazione richiesta?
La preparazione per entrambe le procedure richiede che il colon sia completamente pulito. Oggi esistono preparazioni a basso volume che arrecano minor disagio per il paziente. Per la colonscopia virtuale, si segue una dieta a basso residuo di scorie (senza frutta e verdura) nei tre giorni precedenti l’esame e come lassativo viene utilizzato un farmaco ospedaliero in grado di “marcare” eventuali residui fecali.
Nel caso della colonscopia tradizionale, i farmaci abituali possono essere continuati, eccetto gli integratori di ferro che vanno sospesi una settimana prima della procedura, e gli anticoagulanti o altri antiaggreganti (come pradaxa, xarelto, eliquis, lixiana, persantin, coumadin, sintrom, plavix o iscover) che possono richiedere una sospensione temporanea. Nella colonscopia virtuale possono essere continuate le abituali terapie.
Che cosa accade durante la colonscopia?
Per rendere più tollerabile la colonscopia tradizionale, che dura circa 15-20 minuti, può essere somministrato un sedativo per via endovenosa. L’esame endoscopico può prevedere, se necessario, l’esecuzione di biopsie o l’asportazione di polipi.
La colonscopia virtuale, che dura circa 20 minuti, utilizza una TAC per generare immagini che il radiologo analizza e ricostruisce.
Quali sono le possibili complicanze della colonscopia?
Entrambe le procedure sono generalmente sicure, ma possono comportare rischi quali la perforazione intestinale o sanguinamento dai siti di biopsia o polipectomia, nonché reazioni ai sedativi (nel caso di colonscopia tradizionale).
Pro e contro della colonscopia tradizionale e virtuale
La colonscopia virtuale ha i vantaggi di essere meno invasiva, non richiede sedazione e permette un immediato ritorno alle attività quotidiane, ma non permette biopsie o rimozioni e utilizza radiazioni ionizzanti, sebbene a bassa dose.
Ha una buona sensibilità per i polipi maggiori di 5 mm, ma questa diminuisce per dimensioni inferiori. La colonscopia tradizionale, invece, permette interventi diretti come la biopsia e la rimozione di polipi, ma richiede generalmente una sedazione e un tempo di recupero un pochino più lungo.
Norme di preparazione alla colonscopia
Per consultare eventuali norme di preparazione all’esame, è possibile visitare la pagina dedicata (cliccando qui).