Che cos’è il transito esofageo?
L’esame del transito esofageo viene prescritto per verificare specifiche condizioni che colpiscono il primo tratto dell’apparato digerente, ossia l’esofago, tra cui:
- Reflusso esofageo
- Diverticoli
- Malattie di incoordinazione motoria
- Lesioni espansive toraco-mediastiniche
A che cosa serve l’esame del transito esofageo?
L’esame permette di studiare l’esofago e, in particolare, indagare la presenza di reflusso esofageo, diverticoli, malattie di incoordinazione motoria ed espansive toraco-mediastiniche relative all’esofago.
Come viene eseguito l’esame del transito esofageo?
È un esame RX con somministrazione di un mezzo di contrasto per via orale. Dopo aver assunto il liquido di contrasto, verrà chiesto al paziente di cambiare posizione per permettere al radiologo di acquisire tutte le immagini relative alle diverse parti dell’esofago.
Quanto dura l’esame del transito esofageo?
In generale, l’esame dura circa 15 minuti, ma il tempo può variare in base alla collaborazione del paziente.
L’esame del transito esofageo è doloroso o pericoloso?
L’esame è indolore e sicuro; il mezzo di contrasto non viene assorbito dalla mucosa gastro-intestinale, e quindi non può portare a reazioni allergiche. Tuttavia, a
causa dell’impiego di radiazioni, l’esame non può essere svolto da pazienti in
stato di gravidanza.
Quali sono le norme di preparazione per l’esame del transito esofageo?
In previsione dell’esame, il paziente dovrà digiunare dalle 22 del giorno prima,
ricordando di portare con sé l’impegnativa medica, eventuali esami radiologici
svolti in precedenza, e terapie farmacologiche in corso.