Che cos’è il monitoraggio incruento della saturazione arteriosa?
Si tratta di un esame che consente di valutare la percentuale di emoglobina satura di ossigeno, cioè il grado di ossigenazione del nostro sangue.
A cosa serve il monitoraggio incruento della saturazione arteriosa?
Consente di valutare se il sangue riesce a ossigenarsi in modo adeguato nel passaggio attraverso i polmoni e di conseguenza l’intero apparato respiratorio. Può essere utile nel caso si sospetti una insufficienza respiratoria notturna.
Come funziona il monitoraggio incruento della saturazione arteriosa?
Si esegue applicando sull’unghia di un dito della mano (più raramente al lobo di un orecchio), un sensore attraverso il quale passa un segnale luminoso che viene assorbito in modo diverso dall’emoglobina ossigenata rispetto a quella non ossigenata.
Può essere eseguito come valutazione del momento stesso della sua esecuzione, o come valutazione nel tempo (in questo caso il sensore è collegato con un cavo a un piccolo registratore che permette di registrare le variazioni del valore nel tempo), durante il sonno o il cammino:
- monitoraggio durante il cammino: valuta eventuali variazioni durante uno sforzo
- monitoraggio durante il sonno: valuta eventuali patologie che si manifestano con deficit respiratori durante il sonno (dura tutta la notte e può essere svolto a casa o in un’apposita struttura).
Quanto dura il monitoraggio incruento della saturazione arteriosa?
La durata varia a seconda della tipologia di esame: pochi secondi nelle misure “del momento”, 6 minuti nelle rilevazioni durante il cammino e tutta una notte nelle registrazioni (domiciliari o in corso di ricovero) durante il sonno.
Esistono norme di preparazione del monitoraggio incruento della saturazione arteriosa?
Non è richiesta alcuna norma di preparazione e non è necessario rimuovere (almeno su un dito) eventuali smalti presenti sulle unghie.
Quali sono le controindicazioni del monitoraggio incruento della saturazione arteriosa?
L’esame non presenta controindicazioni.