Che cos’è la risonanza magnetica all’addome?
La risonanza magnetica è una tecnica diagnostica che applica un campo magnetico di elevata intensità e onde di radiofrequenza (simili alle onde radio) per identificare eventuali patologie a carico di tessuti o organi dell’area addominale (fegato, reni, pancreas, milza, vescica). Non è invasiva e non impiega radiazioni ionizzanti, consentendo di ottenere immagini in tre dimensioni.
A cosa serve la risonanza magnetica all’addome?
Fornisce immagini dettagliate e ad alta risoluzione di tutti gli organi e apparati, e permette di documentare condizioni patologiche di diversa origine. Spesso viene utilizzata anche come indagine di secondo livello per chiarire i risultati di precedenti esami ecografici o di tomografia computerizzata.
Quando viene utilizzato il mezzo di contrasto?
La risonanza magnetica all’addome può essere eseguita con o senza l’impiego di un mezzo di contrasto. Somministrata endovena, questa sostanza permette di visualizzare meglio le aree interessate dall’esame. In linea generale, il mezzo di contrasto non viene utilizzato quando la risonanza magnetica viene richiesta per ottenere solo informazioni generiche e non un’analisi più specifica.
Come funziona la risonanza magnetica all’addome?
Per effettuare la risonanza magnetica addome (superiore e inferiore) il paziente viene posizionato sul lettino della risonanza magnetica. Sull’addome vengono adagiate delle bobine per la ricezione del segnale da parte del paziente.
Sono previste norme di preparazione per la risonanza magnetica addome?
Il giorno dell’esame, il paziente deve:
- Ricordarsi di portare con sé esami radiologici precedenti (raggi X, TAC, RM, ecografia, visite, ecc.), anche se sono stati effettuati altrove;
- Portare un questionario MRI adeguatamente compilato dal proprio medico di famiglia.
I pazienti che devono eseguire la risonanza con mezzo di contrasto, devono inoltre:
- Presentarsi a digiuno assoluto da almeno 4 ore rispetto all’orario del test;
- Essere munito dell’esito degli esami ematochimici (Creatinina)
Non è necessario interrompere l’assunzione di farmaci (come anti-ipertensivi) che si possono assumere con un po’ d’acqua.
In assenza di prescrizione medica di un esperto, il servizio non può essere eseguito.
Quanto dura la risonanza magnetica addome?
Il tempo della risonanza magnetica addominale varia a seconda dell’organo e della patologia da studiare. L’esame addominale non può durare meno di 30 minuti. La sua durata è raramente estesa a 40-45 minuti. Data la durata dell’esame, è importante che il paziente collabori per non allungare i tempi.
È meglio la TAC addome o la risonanza magnetica addome?
La risonanza magnetica non viene quasi mai utilizzata come primo metodo di ricerca. In circostanze normali, si utilizza prima la TAC per inquadrare il caso, quindi si approfondisce la malattia attraverso la risonanza. L’eccezione sono alcune patologie che vengono studiate direttamente dalla risonanza magnetica.
È importante portare la documentazione precedente?
Portare documenti di esami precedenti è sempre importante, ma è essenziale nel caso di una risonanza magnetica. In effetti, la ricerca MRI è solitamente molto mirata, quindi è necessario sapere esattamente cosa studiare e come condurre lo studio. Pertanto, è importante che anche le prescrizioni mediche siano esaustive.