Risonanza magnetica per la diagnosi di patologie oncologiche


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 Cos’è la risonanza magnetica (RM)?

Impiegando dei campi magnetici e delle onde di radiofrequenza (non ionizzanti), la risonanza magnetica permette di acquisire delle immagini in alta definizione delle parti del corpo analizzate.

Il macchinario utilizzato emette un campo magnetico di 1.3-3 Tesla: il centro Humanitas è una delle poche eccellenze in Europa a possederne uno di questo tipo. L’intensità del campo magnetico, infatti, è direttamente proporzionale alla qualità delle immagini acquisite.

Il macchinario sarà scelto in base alle esigenze del caso specifico.  

A cosa serve la risonanza magnetica per la diagnosi di patologie oncologiche?

La risonanza magnetica per le patologie oncologiche è utile a fini di:

  • Diagnosi di tumore
  • Stadiazione del tumore
  • Monitoraggio della risposta ai trattamenti
  • Valutazione comprensiva del tumore nel suo contesto (tessuto, organo), senza che vi siano necessariamente variazioni dei volumi o dei profili dello stesso.

Chi può sottoporsi alla risonanza magnetica per la diagnosi di patologie oncologiche?

L’esame, pur essendo completamente indolore, non è effettuabile in tutta sicurezza da ogni tipo di paziente. Nello specifico, dai pazienti con pacemaker, protesi metalliche e clip vascolari; il medico valuterà caso per caso la

loro eventuale idoneità, tenendo presente che le tecnologie attuali permettono

la creazione di protesi ed impianti metallici sempre più compatibili con la

risonanza magnetica.

Durante la gravidanza l’esame non è controindicato, anche se viene sconsigliato almeno nelle prime 12 settimane, a meno che non sia assolutamente indispensabile.

I pazienti claustrofobici possono svolgere comunque la risonanza, che risulterà meno opprimente grazie ad un’apparecchiatura aperta che non solo risulta più agevole, ma è anche uno strumento migliore per la valutazione di certe condizioni. 

Sono previste norme di preparazione per la risonanza magnetica per la diagnosi di patologie oncologiche?

Non è necessario digiunare o sospendere terapie farmacologiche in corso; al momento della prenotazione dell’esame saranno fornite eventuali informazioni complementari.

Una volta prenotata la risonanza, il paziente dovrà semplicemente presentarsi presso la struttura di sua scelta e togliersi tutti gli elementi metallici che ha con sé prima di sottoporsi all’esame (ad esempio l’orologio, il cellulare, ecc.). Fondamentale è che il paziente segua le indicazioni che gli verranno fornite.

Come funziona la risonanza magnetica per la diagnosi di patologie oncologiche?

Il paziente viene fatto distendere sul lettino della risonanza, che attraverso un comando elettronico scorrerà fino a posizionarsi tra i poli del magnete. Successivamente, il macchinario della risonanza si occuperà di acquisire le informazioni necessarie che saranno poi trasformate in immagini.

In caso di necessità, il paziente può contattare il personale medico con l’apposito microfono all’interno del macchinario; per ridurre l’impatto del suono di quest’ultimo, inoltre, gli saranno forniti degli appositi auricolari

Quanto dura la risonanza magnetica per la diagnosi di patologie oncologiche?

In genere l’esame dura circa 20-40 minuti.