Scintigrafia del reflusso gastro-esofageo


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Che cos’è la scintigrafia del reflusso gastro-esofageo?

È un esame che consente

di valutare i tempi di svuotamento esofageo e gastrico di un pasto liquido e

l’eventuale presenza (ed entità) di reflusso del contenuto gastrico nell’esofago.

A cosa serve la scintigrafia del reflusso gastro-esofageo?

La scintigrafia del reflusso gastro-esofageo è particolarmente utile per:

  • Acalasia Reflusso gastro-esofageo
  • Spasmo esofageo diffuso Gastroparesi diabetica
  • Sclerodermia

Le informazioni ottenute, permettono allo specialista di giungere alla formulazione di una diagnosi accurata ed indirizzare il paziente ad un eventuale intervento terapeutico.

Insieme a questo esame, possono essere prescritti anche: 

  • Esofagogastroduodenoscopia (analisi radiologica dell’apparato digerente superiore)
  • Manometria esofagea (più invasivo)

La diagnosi permetterà di elaborare un trattamento efficace e mirato al problema

riscontrato. 

Come si svolga la scintigrafia del reflusso gastro-esofageo?

L’esame è suddiviso in tre fasi:

1. Somministrazione di un radiofarmaco per via orale

2. Acquisizione delle immagini

3. Interpretazione del risultato

Dopo un primo colloquio, il medico nucleare somministrare al paziente un pasto liquido (circa 300 ml di succo d’arancia) per via orale, contenente una piccola quantità di radiofarmaco, il 99mTc-Nanocolloidi, che, non essendo un mezzo di contrasto iodato, non darà alcun disturbo né reazioni allergiche al paziente. Le radiazioni emesse dal radiofarmaco saranno rilevate dalla gamma camera e trasformate in immagini.

L’assunzione del pasto liquido (dura circa un minuto) verrà svolta in posizione eretta di fronte ad una delle testate dell’apparecchiatura e richiede la deglutizione di un cucchiaio di succo d’arancia.

L’acquisizione delle immagini avverrà immediatamente dopo (con una durata di circa 50 minuti) e verrà eseguita in posizione supina, con entrambe le testate dell’apparecchiatura centrate sulla regione addominale, sopra e sotto il suo corpo, ma senza alcun contatto, dopo aver assunto il resto del succo d’arancia.

Durante l’esecuzione dell’esame è indispensabile che il paziente resti il più possibile immobile.

Per il completamento dell’indagine, potrebbe essere necessario eseguire nuove acquisizioni a 24 ore dalla somministrazione del radiofarmaco.

Quali sono le norme di preparazione per la scintigrafia del reflusso gastro-esofageo?

In sede di esame, il paziente è tenuto a portare con sé tutta la documentazione clinica di cui è in possesso, in modo da fornire un quadro completo allo specialista, che provvederà alla sua analisi. Nelle 4 ore che precedono la scintigrafia sarà tenuto al digiuno.

L’eventuale sospensione farmacologica sarà valutata dal medico. Nelle 24 ore che seguono l’esecuzione dell’esame, è importante che il paziente beva molto per eliminare il mezzo di contrasto, non abbia contatti (o che perlomeno mantenga la distanza di almeno 1 metro) con donne in gravidanza o con ragazzi o bambini, e faccia particolare attenzione a lavarsi bene le mani dopo l’uso del WC. 

L’esame è doloroso o pericoloso?

No, non sono segnalati effetti collaterali durante la scintigrafia del reflusso gastro-esofageo. Si tratta di un esame completamente indolore che tuttavia non è eseguibile da neomamme in fase di allattamento o donne in stato di gravidanza.