Test cardiopolmonare


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Cos’è il test cardiopolmonare?

Prescritto per ottenere informazioni complete sullo stato fisiologico del paziente, il test cardiopolmonare è un completamento del normale test da sforzo, e permette, oltre che verificare il comportamento elettrocardiografico sotto sforzo del paziente, di valutarne l’aspetto metabolico.

Come viene effettuato il test cardiopolmonare?

Per la sua esecuzione viene utilizzata un’apparecchiatura (composta da ergometro, elettrocardiografo con 12 derivazioni standard, pneumotacografo e analizzatore di gas) che, collegata al paziente, consente di misurare la ventilazione, il consumo di ossigeno e la produzione di anidride carbonica, durante lo svolgimento dell’esercizio. Alla fine del test si otterrà un grafico con delle curve che mostrano le condizioni metaboliche dell’individuo.

A chi è indicato il test cardiopolmonare?

Questo test viene indicato a tre tipologie di pazienti:

1. Cardiopatici ischemici (per esempio pazienti operati di by-pass coronarico) per i quali è necessario verificare la riserva coronarica.

2. Cardiopatici e/o bronchiotici cronici che svolgono un programma riabilitativo

3. Con scompenso cardiaco più o meno grave

Nell’ambito sportivo questo test serve per valutare prevalentemente persone sane, ma anche atleti o sportivi con precedenti di malattie cardiovascolari di entità molto lieve per le quali si può ipotizzare un ritorno all’attività sportiva, e recuperare le proprie capacità al 100%.

È inoltre consigliato alle persone di mezza età che vogliono capire qual è il loro limite e quali sono i margini di miglioramento dal punto di vista cardio- respiratorio (in particolare per chi pratica sport aerobici, come ciclismo, maratona, o sci di fondo).

Cosa valuta il test cardiopolmonare?

Permette di tracciare un profilo fisiologico completo di un soggetto sotto sforzo valutando sia l’aspetto cardiaco sia respiratorio che metabolico.

Dopo aver svolto il test si otterrà una panoramica delle condizioni di partenza del paziente, utile per elaborare il percorso di recupero/raggiungimento degli obiettivi sportivi con il proprio allenatore. Una volta misurata la soglia anaerobica, infatti, sarà possibile calibrare gli allenamenti per trarne il massimo vantaggio. Ecco perché l’esecuzione del test può risultare utile anche a chi si allena regolarmente durante la settimana (in particolare a chi ha più di 35 anni); l’individuo può comprendere se effettivamente sta svolgendo gli esercizi adatti per i propri obiettivi e la propria salute.