Che cos’è la tomoscintigrafia Cerebrale di perfusione con 99mTc-HMPAO?
Questo esame, che viene effettuato presso il Servizio di Medicina Nucleare, consente l’individuazione di eventuali anomalie del flusso sanguigno ematico nella regione cerebrale. Tali alterazioni possono essere conseguenti a:
- Attacco ischemico transitorio
- Ictus
- Patologie cerebrovascolari
- Epilessia
- Malattia di Alzheimer e altre forme di demenza
- Emicrania
- Neoplasie cerebrali
A cosa serve la tomoscintigrafia Cerebrale di perfusione con 99mTc-HMPAO?
Nello specifico, questo esame permette di diagnosticare disturbi della memoria o della personalità, valutare casi di epilessia (soprattutto in presenza di una resistenza ai farmaci), l’entità di lesioni ischemiche e di angiospasmi, associati a sanguinamento subaracnoideo. Inoltre, è utile come controllo pre- e post interventi di rivascolarizzazioni, e per il follow-up in caso di attacchi ischemici transitori.
Sulla base delle informazioni ottenute, sarà possibile elaborare il percorso terapeutico più adeguato alla condizione diagnosticata.
Come si svolge la tomoscintigrafia Cerebrale di perfusione con 99mTc-HMPAO?
Le fasi di una tomoscintigrafia cerebrale di perfusione comprendono:
- Colloquio preliminare medico nucleare-paziente;
- Somministrazione di un radio farmaco per via endovenosa, in genere il 99mTv-HMP AO;
- Rispetto di un periodo di attesa di circa un’ora per promuovere la distribuzione del farmaco nell’encefalo. Al paziente è permesso il consumo di cibi e liquidi in questa fase, ma non dovrà allontanarsi dalla struttura senza aver ottenuto il consenso medico;
- Al paziente viene chiesto di sdraiarsi su un lettino, mentre la gamma camera ruoterà attorno alla sua testa. Il radio farmaco, infatti, emette delle flebili radiazioni che vengono rilevate da questo strumento a due testate;
- Acquisizione delle immagini e valutazione da parte dello specialista.
Quanto dura la tomoscintigrafia Cerebrale di perfusione con 99mTc-HMPAO?
Complessivamente, l’esame ha una durata di circa 45 minuti; il tempo potrebbe variare a seconda della collaborazione del paziente che dovrà cercare di rimanere quanto più immobile possibile.
Sono previste norme di preparazione all’esame?
In previsione dell’esame non è necessario sospendere un’eventuale assunzione di farmaci (il medico vi fornirà altre indicazioni, se necessario). Tuttavia, il giorno stesso, il paziente dovrà evitare caffè, alcol e fumo. Inoltre, dalla mezzanotte della sera precedente l’esame, è richiesto il digiuno.
Il paziente non dovrà dimenticare di portare con sé i referti precedenti ed una lista dei farmaci in corso di assunzione in modo da poter fornire un’immagine globale allo specialista.
Dopo aver svolto la scintigrafia, e nelle 24 ore successive, il paziente dovrebbe evitare ogni possibile contatto con donne in gravidanza e bambini. Inoltre, dopo aver utilizzato il WC, deve far scorrere abbondantemente l’acqua e lavarsi accuratamente le mani. Per promuovere l’eliminazione del radio farmaco è consigliabile un’abbondante idratazione.
L’esame è doloroso o pericoloso?
Non sono segnalati particolari effetti collaterali dell’esame, considerato anche che il radio farmaco non è un mezzo di contrasto iodato e quindi non causa reazioni allergiche.
Gli unici fastidi che il paziente può sperimentare sono legati alla somministrazione dello stesso, ma di lieve entità e temporanei, come manifestazioni cutanee o la percezione di un sapore metallico in bocca.
L’esame è controindicato a:
- Donne incinte
- Madri in fase di allattamento
- Pazienti a rischio di interferenze farmacologiche