Nel mondo della cura della pelle e del ringiovanimento, esistono numerose opzioni per contrastare i segni del tempo: creme antirughe, sieri e trattamenti topici, ma anche infiltrazioni nell’ambito della medicina estetica (le cosiddette punturine).
Qual è l’efficacia di questi trattamenti? Ne parliamo con il dottor Valeriano Vinci, chirurgo plastico presso i centri medici Humanitas Medical Care e l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Infiltrazioni: efficacia e risultati
La pelle è progettata per proteggerci dagli agenti esterni, grazie alla sua barriera naturale che impedisce l’ingresso di molte sostanze. Le creme agiscono sulla superficie della pelle e, per quanto possano idratare e migliorare temporaneamente l’aspetto, non riescono a penetrare in profondità dove avviene il vero processo di invecchiamento.
Le infiltrazioni di acido ialuronico, botox, vitamine e aminoacidi permettono di raggiungere direttamente gli strati profondi della pelle, garantendo un’azione mirata e immediata.
Tra i vantaggi principali troviamo:
- Idratazione profonda: l’acido ialuronico attira e trattiene acqua, donando un effetto rimpolpante immediato.
- Riduzione delle rughe: il botox rilassa i muscoli responsabili delle rughe d’espressione, con un effetto naturale e armonioso.
- Stimolazione del collagene: alcune “punturine”, come i biostimolanti, favoriscono la produzione di collagene ed elastina, migliorando la qualità della pelle nel tempo.
- Nutrimento cellulare: vitamine e aminoacidi forniscono alla pelle gli elementi essenziali per il suo metabolismo, migliorando luminosità, tonicità e rigenerazione cellulare. Se applicati tramite creme, questi principi attivi hanno un assorbimento molto limitato, mentre le iniezioni permettono di distribuirli direttamente nelle zone dove sono più necessari.
A differenza delle creme, che richiedono un uso quotidiano e costante per mantenere risultati minimi, le infiltrazioni hanno un effetto più duraturo e preventivo. Ad esempio, il botox non solo riduce le rughe già esistenti, ma evita che se ne formino di nuove bloccando i micro-movimenti responsabili della loro comparsa.
Creme e medicina estetica: gli effetti sulla pelle
Sebbene l’utilizzo di cosmetici topici rappresenti un’abitudine quotidiana per molte persone, è importante comprenderne la differenza rispetto ai trattamenti di medicina estetica. Le creme, anche quelle contenenti principi attivi efficaci (come retinoidi, antiossidanti o peptidi), agiscono a livello superficiale e la loro capacità di penetrare gli strati più profondi della pelle è limitata.
Come sottolineato anche in letteratura, le creme possono migliorare la texture e l’idratazione della pelle, ma non possono correggere cedimenti cutanei, perdita di volume o rughe marcate, che richiedono interventi come filler, tossina botulinica o tecniche chirurgiche mininvasive.
Creme e medicina estetica, quindi, non si escludono a vicenda, ma svolgono ruoli complementari. Le prime sono utili nella prevenzione e nel mantenimento, stimolando il mantenimento di buone abitudini di skincare, mentre le seconde intervengono non solo per prevenire, ma anche per trattare in modo mirato e più profondo i segni dell’invecchiamento già presenti.
Grazie alla sicurezza di un ambiente sanitario e alla professionalità di specialisti esperti, è possibile ottenere risultati armoniosi e naturali, rispettando l’unicità di ogni persona.