L’elettrostimolazione è un metodo di trattamento di lesioni e di miglioramento delle prestazioni atletiche negli sportivi.
Perché è utile l’elettrostimolazione muscolare?
Questo trattamento è efficace nella riabilitazione da patologie ossee, muscolari, tendinee e dei legamenti. Produce diversi benefici tra cui l’aumento del trofismo della zona trattata, la diminuzione dei processi infiammatori, una migliore ossigenazione dei tessuti e la riduzione delle aderenze.
Essenzialmente, questa tecnica è applicabile nella terapia del dolore o di qualsiasi altra patologia muscolo-scheletrica, a trattamenti estetici, per ottenere un aspetto fisico migliore e, infine, nello sport per incrementare forza-resistenza, forza-velocità e forza esplosiva.
In che cosa consiste l’elettrostimolazione?
Attraverso una quantità molto piccola di energia elettrica si produce una contrazione efficace del muscolo, con lo stesso risultato di una contrazione generata dal sistema nervoso vero e proprio.
Questa tecnica permette di strutturare allenamenti in diversi modi, tenendo conto della propria condizione fisica, del tempo a disposizione e degli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Esistono alternative terapeutiche?
In casi particolari l’elettrostimolazione può essere applicata alla terapia insieme ad altre tecniche ai fini di una riabilitazione. In caso di fitte, per esempio, si può ricorrere a elettrostimolazione con programmi di rilassamento, drenaggio o defaticante, ma anche a ipertermia con diatermia capacitiva, infrarossi, radarterapia ecc. Per trattare i crampi, invece, si utilizza l’elettrostimolazione con TENS per diminuire immediatamente il dolore. Infine, se dobbiamo curare le contratture, possiamo applicare sempre l’elettrostimolazione con il TENS, oppure applicazioni di freddo, per poi procedere con ipertermia, infrarossi e idroterapia e anche massaggi drenanti e rilassanti.
È un trattamento rischioso?
Non si conoscono effetti collaterali significativi, anche se in casi rari l’uso dell’elettrostimolatore in orari notturni può causare problemi di insonnia.
Ne è invece vietato l’uso ai portatori di pacemaker, ai malati di cuore, agli epilettici, alle donne in gravidanza, a persone affette da flebite in stato attivo, in caso di febbre, tromboflebite e in presenza di malattie gravi.
Infine, è consigliabile agire solo dopo consultazione del medico in caso di traumatismi, stress muscolare o qualsiasi altro problema di salute.
Disclaimer
Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista.