Endoscopia toracica interventistica

Endoscopia toracica interventistica

Che cos’è l’endoscopia toracica interventistica?

E’ una pratica utilizzata per la dilatazione tracheale o bronchiale da stenosi (restringimenti) benigne, per la disostruzione bronchiale o tracheale da vegetazioni ostruenti, per la rimozione di corpi estranei inalati e l’asportazione di carcinoidi bronco-polmonari.

In Italia si stimano ogni anno oltre 250.000 nuovi casi di tumore polmonare nelle persone fino agli 84 anni di età. Il tumore al polmone rappresenta il 20% di tutti i tumori maligni nelle persone di sesso maschile. In questi ultimi anni, però, si sta registrando un progressivo aumento anche tra le donne (dati AIRC).

La dispnea(“fame d’aria”) è il sintomo di esordio più frequente, generalmente di elevata intensità  e spesso associata alla presenza di sangue nell’espettorato.

Come si svolge l’endoscopia toracica interventistica?

Quando la patologia infiltra o comprime l’albero bronchiale o la trachea (e non sia possibile eseguire trattamenti chirurgici come pneumonectomie, lobectomie o resezioni tracheali), l’intervento di scelta per ripristinare una pressoché normale attività respiratoria è il trattamento laser e l’eventuale posizionamento di endoprotesi tracheali o bronchiali (stent).

L’endoscopia toracica interventistica è la pratica che consente di realizzare questi tipi di interventi. Viene effettuata in sala operatoria, a paziente sedato ed in respiro spontaneo.

Vengono impiegati – quali strumenti operatori – dei broncoscopi rigidi, cioè dei ” tubi metallici” di calibro variabile che vengono introdotti nelle vie aeree attraverso il cavo orale, fino a raggiungere la trachea ed i bronchi principali; ciò consente di avere un facile e continuo accesso all’albero respiratorio, mantenendo un’adeguata ventilazione del paziente.

A questo punto viene impiegato il laser (Nd:YAP Laser – Neodimium:yttrium-aluminum-perovskite laser), strumento tra i più innovativi ed efficaci in questo campo. Questo consente di asportare in tutta sicurezza ampie porzioni di tessuto endotracheale o endobronchiale, evitando il rischio di sanguinamento.

Successivamente – una volta rimossa l’ostruzione principale – è possibile introdurre endoprotesi (stent) al fine di mantenere liberi i bronchi e la trachea ed evitare quindi il riformarsi della malattia; il tutto eseguito “dall’interno”, senza cioè bisogno alcuno di incidere chirurgicamente il collo o la parete toracica.

Questo intervento endoscopico genera un ripristino di una pressochè normale attività respiratoria, con riduzione – o addirittura scomparsa –  della dispnea, miglioramento della qualità di vita e, in ultima analisi, significativo prolungamento dell’aspettativa di vita.

Quando ricorrere a endoscopia toracica interventistica?

Viene effettuata in caso di:

  • inalazione di corpi estranei;
  • presenza di fistole tracheali e/o bronchiali;
  • presenza di ostruzioni bronchiali e/o tracheali che provochino difficoltà respiratoria (stenosi cicatriziali, ostruzioni da lesioni vegetanti endobronchiali e endotracheali) rimovibili con N d:YAP Laser;
  • asportazione (in casi specifici molto selezionati) di carcinoide bronchiale;
  • sanguinamenti dall’albero respiratorio.

Con questo intervento è possibile:

  • dilatare stenosi serrate della trachea o dei bronchi principali;
  • controllare sanguinamenti;
  • rimuovere corpi estranei che siano stati inalati;
  • posizionare protesi tracheali e/o bronchiali;
  • asportare lesioni ostruenti il lume tracheale o bronchiale;
  • chiudere fistole tracheali e/o bronchiali.

Percorso del paziente

In casi di difficoltà respiratoria, presenza di sangue nell’espettorato e/o tosse persistente, il paziente deve assolutamente rivolgersi al proprio medico curante o, nei casi più severi, recarsi al pronto soccorso.

Nel caso questi sintomi si sviluppino in soggetti che già hanno una diagnosi di neoplasia polmonare o esofagea, il ricorso al medico specialista risulterà ancora più urgente.

Nel sospetto di ostruzione delle vie aeree, verrà immediatamente eseguita una TAC del torace ed una fibrobroncoscopia diagnostica (in sedazione ed anestesia locale). Qualora si confermasse la diagnosi – e ve ne fosse l’indicazione – il paziente verrà ricoverato presso l’unità operativa di Chirurgia Toracica ed urgentemente sottoposto ad intervento di disostruzione tracheale o bronchiale in broncoscopia rigida con ausilio di Nd:YAP Laser.

Follow up

Il decorso postoperatorio dei pazienti sottoposti ad endoscopia toracica interventistica (quindi dopo dilatazione tracheale o bronchiale da stenosi – restringimenti – benigne, rimozione di corpi estranei inalati, disostruzione bronchiale o tracheale da vegetazioni ostruenti,) è di solito favorevole.

Viene difatti ripristinata una normale attività respiratoria, senza particolari effetti collaterali.

In alcuni casi si può comunque determinare (generalmente solo nei primi giorni dopo l’intervento) un aumento della produzione di secrezioni (legata alla riapertura dei bronchi), un aumento della tosse (quando vengono posizionati stent) e la presenza di modesta quantità di sangue nelle secrezioni. Tutti tali effetti si risolvono dopo poco tempo, sia spontaneamente che dopo terapia medica specifica (antibiotici e/o anti-tussigeni).

Il paziente – in particolar modo qualora sia portatore di stent – dovrà comunque proseguire una terapia a domicilio a base di inalazioni caldo-umide e mucolitici, per rendere le secrezioni fluide e non ostruire lo stent.

Esiste poi una complicanza piuttosto rara, che consiste nello dislocazione dello stent. In alcuni casi difatti può verificarsi una migrazione dello stent per motivi anatomici, che è facilmente ovviabile riposizionandolo nella propria sede (utilizzando, se del caso, anche stent di forma e caratteristiche differenti). Dalla casistica si evince che tale evenienza si è verificata in 5 pazienti su circa 500 interventi, ed in tutti i casi il problema è stato risolto senza inconvenienti di sorta.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista.