Spondilite anchilosante

Spondilite anchilosante

È una malattia infiammatoria che colpisce le articolazioni della colonna vertebrale, rendendola meno mobile e flessibile con conseguente limitazione dei movimenti. Nei casi più gravi la colonna vertebrale si fonde a formare una struttura unica; in alcuni casi l’infiammazione può colpire anche altre articolazioni. Contrariamente a quanto avviene in altre malattie reumatiche, colpisce più frequentemente gli uomini. Segni e sintomi si manifestano in genere tra i 20 e i 40 anni.

Che cos'è la spondilite anchilosante?

La spondilite anchilosante è una malattia infiammatoria che coinvolge le articolazioni della colonna vertebrale, rendendola meno mobile e flessibile con conseguente limitazione dei movimenti. Nei casi più gravi la colonna vertebrale si fonde a formare una struttura unica, rendendo impossibile per il paziente lo svolgimento di alcune attività della vita quotidiana come sollevare la testa per vedere il cielo.

In alcuni casi l’infiammazione può interessare non solo la colonna vertebrale ma anche altre articolazioni (per es. anche, spalle, ginocchia, caviglie) e apparati (per es. occhi e intestino). Inoltre, la spondilite anchilosante può a volte essere accompagnata da psoriasi e malattie infiammatorie intestinali.

La spondilite anchilosante ha una prevalenza stimata attorno allo 0.2-1.2%, e colpisce gli uomini tre volte più frequentemente delle donne, contrariamente a quanto avviene generalmente nel caso di altre malattie reumatiche. In genere la manifestazione dei segni e dei sintomi si verifica in età giovanile, tra i 20-40 anni d’età, soprattutto in pazienti di razza caucasica.

Da cosa può essere causata la spondilite anchilosante?

Non è ancora nota la causa della spondilite anchilosante, ma si sa che vengono coinvolti determinati geni tra cui il più importante si chiama “HLA-B27”. Sembra infatti che questo gene sia coinvolto nell’attivazione del sistema immunitario contro le articolazioni, riconoscendole erroneamente come materiale estraneo e innescando l’infiammazione caratteristica della spondilite anchilosante.

Altri fattori non genetici che possono aumentare il rischio di sviluppare la spondilite anchilosante sono:

  • sesso maschile;
  • giovane età;
  • psoriasi o parenti di primo grado affetti da psoriasi;
  • malattie infiammatorie croniche intestinali, quali la rettocolite ulcerosa e il morbo di Crohn: queste patologie sono caratterizzate da una marcata infiammazione che può interessare diverse sezioni dell’intestino, e talvolta diffondersi a livello sistemico fino a coinvolgere anche le articolazioni a vari livelli.

Con quali sintomi si manifesta la spondilite anchilosante?

Tra i sintomi della spondilite anchilosante, uno dei più precoci è il mal di schiena a livello lombare (lombalgia) definito di tipo “infiammatorio”, ossia caratterizzato dai seguenti elementi: ha un esordio insidioso e di lunga durata, si manifesta di solito in un paziente giovane, peggiora con il riposo notturno, provoca una notevole rigidità al mattino e migliora con il movimento.

Questo dolore deve essere distinto dal comune mal di schiena, definito “meccanico”, che di solito colpisce all’improvviso soggetti anche in età avanzata, generalmente in seguito a uno sforzo, migliora con il riposo ed è più spesso correlato ad artrosi della colonna.

La lombalgia infiammatoria può manifestarsi molto lentamente o presentarsi con intermittenza, ma se sottovalutata può comportare una progressione irreversibile del danno a livello delle vertebre.

Oltre alla colonna vertebrale, possono esserne interessate le articolazioni sacroiliache (tra osso sacro e bacino) e le inserzioni di tendini e legamenti sulle ossa (dette “entesi”) in particolare a livello di calcagno e cartilagini costali.

Ci possono essere diverse complicanze della spondilite anchilosante sia per la sede in cui compaiono sia per la loro gravità.

Tra queste ricordiamo:

  • uveite: un'infiammazione dell'occhio, che si manifesta con dolore all'occhio, aumentata sensibilità alla luce, visione annebbiata;
  • difficoltà respiratoria per il coinvolgimento delle ossa a livello toracico;
  • infiammazioni dell’aorta, che può subire alterazioni tali da coinvolgere anche la valvola aortica.

Come eseguire la diagnosi?

È molto importante eseguire una diagnosi precoce, per cui è necessario che il paziente si sottoponga ad una visita medica in caso di dolore cronico e/o rigidità a livello della colonna vertebrale o di articolazioni degli arti superiori o inferiori.

La diagnosi risulta da una combinazione di vari elementi, tra cui:

visita medica, in cui si possono eseguire dei test per valutare la motilità della colonna vertebrale;

esami di laboratorio: mostrano in genere un incremento degli indici di infiammazione (PCR), la negatività di fattore reumatoide e anticorpi anti-CCP, la presenza del gene HLA-B27;

esami radiografici: la radiografia standard consente la visualizzazione delle alterazioni della colonna vertebrale già in stato avanzato, mentre la risonanza magnetica della colonna e/o delle articolazioni periferiche consente l’identificazione degli stadi più precoci dell’infiammazione, prima che si instaurino le lesioni ossee della malattia.

Trattamenti

Non esiste una cura definitiva per la spondilite anchilosante, ma alcuni farmaci oggi riescono a ridurre l’infiammazione e il dolore e ad alleviare i sintomi.

In special modo è possibile utilizzare:

– farmaci anti-infiammatori per controllare le fasi iniziali del dolore e dell’infiammazione;

– farmaci anti-TNFα (es. etanercept, adalimumab, infliximab, golimumab) per controllare il processo infiammatorio sia a livello osseo (colonna vertebrale, articolazioni periferiche) sia a livello di cute (in caso di psoriasi) e intestino (in caso di malattie infiammatorie intestinali).

La reumatologia di Humanitas è centro prescrittore di tutti i farmaci tradizionali e biologici utilizzati nella spondilite anchilosante, che viene seguita in ambulatori dedicati sia per visite di controllo sia per il monitoraggio dell’efficacia e di eventuali eventi avversi dei farmaci utilizzati.

 

Disclaimer

Le informazioni riportate sono da intendersi come indicazioni generiche e non sostituiscono in alcuna maniera il parere dello specialista.