Acqua e fibre risolvono il problema della stitichezza?

Per risolvere il problema della stitichezza, ossia la difficoltà nell’espletamento della funzione intestinale, a volte si ricorre all’utilizzo di supposte o clisteri, che però non rappresenta il rimedio ideale perché questi presidi svuotano solo l’ultimo tratto dell’intestino.

Invece, per combattere questo disturbo risultano fondamentali un’alimentazione corretta, che preveda l’assunzione di diversi tipi di fibre, il giusto apporto di acqua e una regolare attività fisica.

A questo proposito, ci siamo rivolti alla dottoressa Beatrice Salvioli, gastroenterologa in Humanitas, per alcuni chiarimenti.

Aggiungere alla propria dieta più acqua e fibre è sempre un valido aiuto contro la stitichezza?

Non sempre bere molta acqua e mangiare tanta verdura migliora il funzionamento dell’intestino. La dieta deve essere personalizzata sulla base del problema che induce la stitichezza e la percezione di mancato svuotamento dell’intestino, il quale non dipende dalla frequenza delle evacuazioni; infatti, può considerarsi “normale” un’evacuazione che va dal tre volte la settimana a tre volte al giorno.

In quali casi tale rimedio non è efficace?

“In alcune persone, aggiungere più verdure alla propria dieta quotidiana può risultare addirittura dannoso, come nel caso di chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile, perché ciò può provocare fastidiosi gonfiori di pancia e, talvolta, anche dissenterie”, riferisce la dottoressa.

“Questo perché – precisa – le fibre non sono tutte uguali e non procurano gli stessi benefici.” Per esempio, le fibre insolubili prevalgono nei cereali mentre quelle solubili sono maggiormente presenti nella frutta, verdura e ortaggi. 

In caso di flatulenza e diarrea, quali sono le fibre più indicate?

“In questi casi, vanno preferite le fibre non solubili, come la cellulosa presente, per esempio, nella crusca e la lignina che si trova nelle prugne, in quanto esse non producono idrogeno e sono meno aggredite dalla flora batterica. Comunque, vanno sempre limitati i legumi, che risultano maggiormente tollerati se privati della cuticola esterna”, informa l’esperta.

Quali altri accorgimenti si possono adottare per combattere la stitichezza?

“In ogni caso, alla dieta con più acqua e fibre andrebbe sempre aggiunta l’attività fisica, intesa anche come una camminata giornaliera, la quale stimola la peristalsi intestinale, ovvero il normale movimento dell’intestino che riduce il rischio di stitichezza”, conclude la dottoressa Salvioli.

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