Allergie in autunno, quali possono essere le cause?

Sintomi quali congestione/ostruzione nasale, abbondanti secrezioni, lacrimazioni, o addirittura asma, scatenate da allergeni tipici dell’autunno, sono sempre più comuni tra la popolazione. Il motivo? Ce ne parla il professor Giorgio Walter Canonica, Senior Consultant in Asma e Allergologia di Humanitas, e specialista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano.

Perché le allergie ci sono anche in autunno?

Il cambiamento climatico ha mutato il profilo delle allergie ai pollini in autunno a causa del prolungamento della stagione di pollinazione, che ha reso più vulnerabili i pazienti. 

Naturalmente, dobbiamo tenere a mente che gli ambienti chiusi hanno sempre una sostanziale presenza di allergeni bene noti, come: acari della polvere, allergeni derivati da animali domestici (prevalentemente cani e gatti), ed infine, muffe (ad esempio alternaria e aspergillo).

Come è possibile eliminare gli acari della polvere?

È necessario praticare un’accurata pulizia della casa, curando la bonifica e pulizia di materassi, cuscini, moquette e tende, anche se queste buone abitudini non sono in grado di curare la problematica e quindi si deve fare riferimento al medico per un corretto approccio diagnostico e terapeutico.

Come viene diagnosticata un’allergia?

La diagnostica delle allergie è mutata. Se nel passato ci si limitava ai soli test cutanei (prick tests), oggi, una corretta ed aggiornata diagnosi non può non includere anche la diagnostica molecolare allergologica: una tecnologia che Humanitas ha sviluppato da qualche anno e che, con un solo prelievo di sangue, è in grado di identificare la presenza di Immunoglobuline E per oltre 290 allergeni o componenti di allergeni. Ciò permette di avere un quadro allergologico (passaporto) più completo possibile, in grado di svelare, per esempio, le sindromi alimenti/pollini (ovvero come comuni componenti di pollini e alimenti possano dare reazioni anche in differenti organi, analogamente tra allergeni perenni, come gli acari, e gli alimenti).

Come curare un’allergia?

Premesso che per il naso (rinite allergica), i lavaggi nasali sono sempre consigliati, dobbiamo considerare la comparsa di alcune novità sul mercato.

Gli antistaminici di ultima generazione sono sempre i farmaci di prima scelta per la rinite allergica, seguiti dagli steroidi nasali, ma in realtà i dati di un sondaggio ci dicono che i pazienti italiani con rinite allergica, usano quasi sempre due farmaci al giorno per trattare la malattia (l’antistaminico o lo steroide nasale da soli non sono sufficienti). In questo contesto ben si colloca la combinazione inalatoria nasale mometasone/olopatadina, entrata in commercio in Italia da pochi mesi, che ha da subito riscontrato successo ed approvazione da parte dei nostri pazienti.

Teniamo sempre in considerazione la prescrizione di immunoterapia allergene specifica che ha un documentato effetto a lungo termine, poiché in grado di modificare la storica progressione delle allergie respiratorie.

Per quanto riguarda l’asma, oltre ai trattamenti inalatori con steroidi e broncodilatatori a lunga durata d’azione (beta adrenergico), abbiamo anche la possibilità di aggiungere il lama (antimuscarinico).
È invece ormai sconsigliato l’uso del broncodilatatore a breve durata d’azione per l’attacco d’asma; mentre un nuovo capitolo si è aperto per l’asma grave: se da qualche anno abbiamo a disposizione alcuni farmaci biologici con ottimi risultati clinici, sempre nuovi biologici stanno arrivando a disposizione, permettendo quindi di selezionare al meglio i pazienti più eleggibili ad un biologico o un altro.

Prof. Giorgio Walter Canonica
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