Fastidio al naso, starnuti, bruciore agli occhi, tosse. L’allergia è un problema per molti.
Secondo l’Associazione Allergologi ed Immunologi Italiani Territoriali ed Ospedalieri, soffrono di allergie respiratorie come l’asma e la rinite allergica, circa 12 milioni italiani. Un fenomeno in aumento negli ultimi anni a causa non solo di fattori genetici, ma anche di fattori ambientali, tra cui il cambiamento climatico.
Ne parla il dottor Giuseppe Cataldo, allergologo in Humanitas Medical Care.
I sintomi dell’allergia respiratoria
Prurito al naso, in gola, rinorrea, starnuti, prurito agli occhi, ma anche lacrimazione e tosse: sono questi i sintomi più comuni e diffusi tra i pazienti allergici. Questo accade perché “il nostro sistema immunitario risponde in modo anomalo ed eccessivo a sostanze (gli allergeni) che per la maggior parte delle persone sono innocue”, ha spiegato il medico.
Gli allergeni che possono scatenare queste reazioni sono diversi e vengono identificati attraverso esami rapidi e indolori, necessari all’allergologo per prescrivere il migliore trattamento al paziente.
La visita allergologica per la diagnosi
Dopo un’accurata anamnesi, l’allergologo verificherà di quali allergie soffre il paziente. I test a cui si può venire sottoposti per riconoscerle sono diversi.
Il prick test è certamente il più diffuso e principale test per diagnosticare eventuali allergie: la pelle viene perforata da un piccolo ago e messa a contatto con una serie di allergeni. Se nella zona ‘pizzicata’, dopo circa 20 minuti, si crea un pomfo pruriginoso allora significa che si è sensibili all’allergene corrispondente.
Un altro esame utile per la diagnosi è il patch test che si utilizza per riconoscere in particolare le allergie da contatto e si esegue applicando sulla pelle dei cerotti contenenti estratti allergizzanti.
Per valutare, invece, la funzionalità respiratoria l’allergologo sceglierà la spirometria globale, il test di broncodilatazione farmacologica e il test di broncostimolazione con metacolina.
“Utile a completamento della diagnosi può essere il rast test o test di radio-allergo-assorbimento, un esame del sangue in cui si indaga la presenza di specifici anticorpi (le cosiddette IgE, o immunoglobuline E).
Sono tutti esami poco invasivi e non dolorosi, eseguibili a tutte le età; l’unica accortezza, prima di eseguire i test cutanei, è di sospendere eventuali terapie con antistaminici o cortisonici una settimana prima di sottoporsi alle prove”, ha spiegato Cataldo.
Le cure
La sintomatologia è reversibile spontaneamente o in seguito a terapia. Il trattamento più diffuso per le allergie respiratorie sono gli antistaminici, spesso assunti per alleviare i sintomi anche senza prescrizione medica. Oltre agli antistaminici, possono essere utilizzati farmaci ad azione topica quali spray nasali o colliri contenenti steroidi e/o antistaminici.
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