Alluce valgo attenzione a scarpe strette e tacchi

Calzature strette e tacchi eccessivamente alti, infatti, rappresentano il primo campanello d’allarme di una incipiente cipolla (chiamata scientificamente alluce valgo).

Alla base di questo disturbo, che colpisce prevalentemente le donne, con una percentuale del 90% vi sono una certa predisposizione familiare e l’anatomia propria del piede.

Recenti studi hanno confermato l’importanza di intervenire tempestivamente non appena la deformità al piede inizia a manifestarsi.

Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Myriam Cecchi, Specialista in Chirurgia del Piede presso l’Istituto Clinico Humanitas.

 

I disturbi provocati dall’alluce valgo

Questo disturbo, soprattutto nelle sue forme più gravi, oltre a procurare dolore, limita fortemente le funzionalità motorie, causando danni posturali che si traducono poi in problemi alla schiena, ginocchia e piedi.

Inoltre, l’alluce valgo può diventare invalidante anche dal punto di vista psicologico, rendendo i pazienti meno vitali e più irritabili.

 

Rimedi chirurgici

Dimenticate le incisioni cutanee, le viti, i fili e le prolungate immobilizzazioni.

La chirurgia del piede si è profondamente rinnovata negli ultimi anni.

La tecnica percutanea, infatti, essendo una metodica mininvasiva, consente di rimodellare le ossa deformate mediante l’utilizzo di piccole frese (simili a quelle impiegate nel settore dentistico). L’intervento dura circa 20 minuti, i tempi di recupero sono brevi e non ci sono antiestetiche cicatrici né tantomeno il consueto dolore postoperatorio.

 

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