Solo in Italia sono circa 600.000 le persone che ne soffrono, di cui quasi il 60% non ancora diagnosticate: stiamo parlando della celiachia, una patologia che può presentarsi a qualsiasi età e con sintomatologia diversa.
Approfondiamo il tema con la dottoressa Serena Manzocco, dietista di Humanitas Gradenigo e Medical Care Principe Oddone.
Cos’è la celiachia e con quali sintomi si manifesta?
La celiachia è un’enteropatia infiammatoria cronica con tratti di auto-immunità che, in soggetti geneticamente predisposti, viene scatenata dall’assunzione del glutine, un complesso proteico che si trova in alcuni cereali tra cui grano, orzo e segale.
Nei soggetti celiaci, l’assunzione di glutine porta al danneggiamento dei villi intestinali, strutture fondamentali per l’assorbimento dei nutrienti. Questo può causare sia sintomi gastrointestinale che extraintestinali che possono variare notevolmente da persona a persona e possono includere:
- Diarrea, stitichezza, gonfiore, dolore addominale, flatulenza, nausea e vomito;
- Affaticamento cronico, perdita di peso, anemia da carenza di ferro, dolori articolari, osteoporosi, dermatite erpetiforme (eruzione cutanea pruriginosa);
- Cefalea, neuropatia periferica, difficoltà di concentrazione, depressione e irritabilità.
Come si diagnostica la celiachia? E quali sono oggi le terapie disponibili?
La celiachia può essere diagnosticata attraverso la ricerca sierologica e la biopsia della mucosa duodenale in corso di duodenoscopia. Gli accertamenti diagnostici devono necessariamente essere eseguiti a dieta libera, cioè contenente glutine.
La dieta senza glutine è ad oggi l’unica terapia disponibile e va seguita per tutta la vita. Non ha effetti collaterali, ma non va mai intrapresa di propria iniziativa perché in questo modo sarebbe poi impossibile per il medico fare diagnosi di malattia con certezza. Inoltre di certo non va seguita per moda, sulla scia del falso mito secondo cui escludendo il glutine dai pasti si sta meglio e si ritrova la forma fisica: è bene infatti ricordare che togliere il glutine dalla dieta non fa dimagrire.
Una domanda comune che viene posta al soggetto celiaco è quanto sia effettivamente celiaco, ponendo il presupposto che esistano livelli più o meno gravi: non esistono ‘gradi’ di celiachia, ma solo eventualmente una differenza dei sintomi da persona a persona. Per tutti però la diagnosi di celiachia è la stessa e la stessa deve essere la rigorosa astensione dal glutine, indipendentemente dai sintomi.
Come la visita con la dietista può supportare l’alimentazione gluten free per una ‘dieta’ bilanciata?
Una visita dietistica è molto utile al fine di imparare a gestire al meglio e in serenità le nuove abitudini alimentari.
Tramite la consulenza nutrizionale vengono fornite infatti indicazioni dettagliate su come adottare una dieta priva di glutine a casa e fuori in modo smart cercando di facilitare il più possibile il percorso e educando il paziente su come destreggiarsi tra le corsie del supermercato nella lettura delle etichette.
Inoltre, tramite la pianificazione di piani alimentari personalizzati garantisce la copertura dei fabbisogni e un adeguato apporto di nutrienti evitando possibili carenze nutrizionali. Il percorso di cura naturalmente avviene sempre in collaborazione con altri professionisti della salute, come medici e gastroenterologi, per garantire un approccio multidisciplinare alla gestione della celiachia.
Sedi
-
12.000.000 Visite
-
1.000.000 pazienti
-
7.300 professionisti
-
190.000 ricoveri
-
12.000 medici