Come funziona il nostro cuore?

Il cuore è il perno della circolazione sanguigna, un muscolo che fornisce sangue ad ogni parte del nostro corpo. Il sangue trasporta ossigeno e altri importanti nutrienti di cui tutti i nostri organi hanno bisogno per rimanere sani e funzionare correttamente. Ma come funziona esattamente?

Ne abbiamo parlato con il dott. Damiano Regazzoli Lancini, cardiologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Premuda a Milano.

A cosa serve il cuore?

Il cuore è una pompa che ha la funzione principale di portare il sangue ricco di ossigeno a cellule, tessuti e organi, in modo da nutrirli, e ricevere il sangue carico di anidride carbonica da inviare ai polmoni dove avviene lo scambio con l’ossigeno.

Il sangue ossigenato viaggia nell’organismo verso organi e tessuti, portando il nutrimento a tutto il corpo.

Com’è fatto il cuore?

Il cuore si trova nel torace (protetto dallo sterno), leggermente a sinistra e poggiato sul diaframma (il muscolo che separa torace ed addome e consente la respirazione). Ha all’incirca le dimensioni di un pugno ed è composto da tre strati di tessuto: il pericardio, una sacca sierosa che lo avvolge e protegge; l’epicardio; il miocardio, il “muscolo” del cuore; l’endocardio, che costituisce le pareti interne del cuore.

Ci sono quattro camere che compongono il cuore: due a sinistra e due a destra. Le camere superiori sono gli atri; quelle inferiori sono i ventricoli. Il ventricolo destro riceve il sangue venoso, quindi non ancora ossigenato, ma carico di anidride carbonica dall’atrio destro e contraendosi lo spinge verso i polmoni attraverso l’arteria polmonare.

Nei polmoni il sangue si riempie dell’ossigeno che arriva dall’aria che respiriamo e poi torna nel cuore. Il ventricolo sinistro riceve il sangue ossigenato dall’atrio sinistro e contraendosi lo spinge nell’aorta attraverso la valvola aortica in modo da raggiungere il resto del corpo e fornire ossigeno e nutrienti a cellule e tessuti.

A separare le camere cardiache ci sono quattro valvole (valvola aortica, mitrale, polmonare e tricuspide), che hanno la funzione di controllare l’unidirezionalità del flusso sanguigno e agiscono come porte che si aprono e si chiudono ad ogni battito cardiaco.

A provvedere alle necessità di nutrienti del cuore stesso sono deputate tre arterie (chiamate coronarie) che irrorano il muscolo cardiaco in tutte le sue porzioni.

 Quanto velocemente batte il cuore?

La velocità del battito cardiaco (chiamata frequenza cardiaca) dipende dalla necessità del corpo di sangue ricco di ossigeno. A riposo consideriamo fisiologica una frequenza tra i 50 e i 100 battiti al minuto, che possono aumentare di molto con l’esercizio fisico. Durante l’attività fisica infatti il cuore, che a riposo fornisce circa 5 litri di sangue ossigenato al minuto, può arrivare ad aumentare la sua portata cardiaca fino a 20-30 litri di sangue al minuto, perlopiù con l’aumento della frequenza cardiaca.

Come si misura il battito del cuore?

La misurazione della frequenza cardiaca è semplice e si può effettuare con la semplice palpazione di una arteria, di solito a livello del polso o della carotide (ai lati del collo).

Anche le strumentazioni per la rilevazione della pressione sono in grado di rilevare in modo affidabile la frequenza cardiaca, così come ormai anche molti smart watches o altri dispositivi digitali.

In sede di Visita Cardiologica l’analisi di frequenza cardiaca è effettuata tramite l’elettrocardiogramma.

In quali casi di alterazioni del battito cardiaco dobbiamo consultare un Cardiologo?

La frequenza cardiaca a riposo è considerata fisiologica tra i 50 e i 100 battiti per minuto, sebbene nella maggior parte delle persone questa si attesti tra i 55 e i 75 battiti al minuto. Il ritmo cardiaco viene considerato anomalo se la frequenza è adeguatamente accelerata (in questo caso si parla di tachicardia), rallentata (bradicardia) o irregolare (aritmia).

È infrequente che le alterazioni del ritmo cardiaco avvengano in assenza di sintomi, sebbene in alcuni pazienti le aritmie non comportino significative modificazioni dello stato clinico. Nella maggior parte dei casi le tachicardie si manifestano con l’insorgenza di palpitazioni o cardiopalmo, di differente durata e intensità; viceversa le bradicardie possono portare a perdita di coscienza (sincope). 

In caso di insorgenza dei sintomi sopra citati, una valutazione Cardiologica è indicata, di solito previa valutazione preliminare da parte del Medico di Medicina Generale che deciderà le tempistiche e le modalità della visita.

La visita Cardiologica per prima valutazione di aritmia comprende una accurata raccolta anamnestica (dati clinici e generali del paziente e informazioni circa la sintomatologia), un esame obiettivo (la visita propriamente detta) e un elettrocardiogramma. In questo modo è possibile escludere rapidamente le problematiche più acute e potenzialmente pericolose (come la fibrillazione atriale o il flutter atriale, così come i blocchi atrioventricolari).

Le valutazioni successive possono comprendere un ecocardiogramma (ecografia del cuore per valutare la morfologia e la funzione di muscolo cardiaco e valvole cardiache), un ECG dinamico secondo Holter (un piccolo apparecchio che si indossa per registrare per 24 o 48 ore il ritmo cardiaco), il test da sforzo (esercizio fisico durante monitoraggio elettrocardiografico) e una serie di esami ematochimici (prevalentemente indirizzati ad elettroliti e funzione tiroidea).

Sebbene le aritmie di solito comportino un rischio modesto (tralasciando la notevole ansia e le sensazioni negative percepite dal soggetto), alcune hanno potenziali conseguenze a breve o lungo termine. Per questi casi si può rendere necessaria, seppur infrequentemente, l’introduzione di una terapia farmacologica specifica oppure un trattamento interventistico: dopo una valutazione Elettrofisiologica, verrà impiantato un pacemaker (un piccolo dispositivo che si inserisce nel torace per evitare le aritmie lente) o eseguita una ablazione transcatetere (l’abolizione dell’aritmia tramite un piccolo catetere avanzato dalla via venosa).

Specialista in Malattie dell'Apparato Cardiovascolare
Dott. Damiano Regazzoli Lancini
Visite ed Esami
Visita cardiologica
Visita cardiologica con elettrocardiogramma (ECG)

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Humanitas Medical Care
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