Correre in salute: stretching e postura, i consigli degli esperti Humanitas

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Ti aspettiamo domenica 22 settembre, ad Arese, per la 3ª edizione di Walk&Run – Traguardo Salute, organizzata da Humanitas Medical Care, in collaborazione con il Centro Commerciale IL CENTRO e GSO DON BOSCO.

In vista della corsa, Pietro Mantoan e Patricio Spallarossa, fisioterapisti in Humanitas Medical Care di Arese danno alcuni consigli ai partecipanti (e non) in una diretta Facebook, rispondendo anche alle domande degli utenti.

La postura durante la corsa

Chi corre a braccia strette e chi larghe, chi ha una falcata più corta e chi più lunga, qualcuno ha il busto ben eretto, mentre altri sono più inclinati. Una sola ed univoca postura corretta non esiste: ognuno ha la propria e un proprio baricentro su cui, di conseguenza, imposta la corsa.

In ogni caso, la postura durante la corsa deve essere il più possibile dritta e non sbilanciata troppo in avanti né indietro – ha detto il dottor Mantoan – in modo da non dover ‘rincorrere’ il baricentro naturale del nostro corpo. 

Inoltre è importante cercare di essere sciolti e avere movimenti fluidi e dinamici e quindi rilassati, anche perché il momento della corsa e dell’attività fisica deve essere anche un rilassamento, non uno stress. 

La preparazione: graduale e costante

Spesso chi si avvicina al mondo del running pensa, lo sottovaluta, iniziando a percorrere da subito distanze troppo lunghe e non adatta alla preparazione che si ha. “Chi si approccia a questo sport per la prima volta, magari dopo diverso tempo di inattività, non deve pensare correre fin da subito una maratona – avverte il dottor Spallarossa -. Serve una preparazione graduale, magari iniziando da una camminata veloce, ponendosi obiettivi ambiziosi ma allo stesso tempo raggiungibili. Una delle tecniche per di allenamento è, ad esempio, l’interval training, in cui si alternano momenti di corsa anche veloce a momenti di cammino. Mano a mano che si guadagnano esperienza, resistenza e consapevolezza si aumentano distanze e intervalli.

E’ uno sport adatto a tutti?

La corsa è uno sport piuttosto completo: non si allenano soltanto le gambe, ma anche il sistema cardio-polmonare, l’addome per mantenere la postura, le braccia che bilanciano la corsa.

E’ uno sport adatto a tutti, ma chi ha già patologie o disturbi a schiena, gambe e articolazioni è bene che si rivolga ad uno specialista per evitare rischi e ricevere i giusti consigli. 

Abbigliamento: non sottovalutare le scarpe

Pantaloncini corti, maglietta e scarpe adeguate. Spesso si sceglie l’abbigliamento solo in base all’estetica, ma soprattutto per le scarpe – spiega il fisioterapista Spallarossa – si deve puntare alla qualità. “La scarpa deve essere comoda, permettere di accompagnare il piede nella rullata della corsa e ammortizzare i colpi”.

“Chi appoggia molto sul tallone, ad esempio, dovrà preferire una scarpa in grado di ammortizzare la pedata sul tallone. In generale la scelta della scarpa non è semplice, tendenzialmente se ne provano diverse prima di trovare quella più giusta e adatta.

La pedana baromopodometrica per una scelta giusta della scarpa

La pedana baromopodometrica è uno strumento digitlizzato utilizzato dai fisioterapisti in grado di identificare nel paziente il tipo di camminata e di appoggio del piede. Grazie a questo, ad esempio, è possibile “scartare alcune tipologie di scarpe non adatte a quel piede”.

Lo stretching, solo per professionisti o è utile anche per gli amatori?

Lo stretching è un momento fondamentale dell’allenamento, da eseguire prima e dopo la corsa, per evitare di ‘inciampare’ in rischi di infortuni o disturbi. 

“Lo stretching può essere di due tipi: dinamico o statico. Il primo – spiega Mantoan – si esegue prima della corsa come riscaldamento. Dopo i primi minuti di corsa leggera si iniziano alcuni movimenti, continuando a muoversi, e alternando le posizioni così da mantenere caldo la muscolatura. Questo stretching aiuta a non avere problemi nella corsa, evitando i crampi”.

“Lo stretching statico, invece, si esegue solitamente a fine corsa per allungare il muscolo e riportarlo allo stato iniziale. Si tratta di posture e movimenti simili e quello dinamico, mai in questo caso si rimane fermi e si mantiene la posizione”, ha concluso il fisioterapista.

 

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