Cosa non posso mangiare con la gotta?

La gotta è una malattia del metabolismo caratterizzata da una forma complessa di artrite che colpisce principalmente gli uomini e si manifesta con sintomi come dolore acuto alle articolazioni (quella alla base dell’alluce è la più colpita), gonfiore a livello articolare e arrossamento. Inoltre, questa condizione, è un importante fattore di rischio anche per patologie renali e cardiovascolari. Un’alimentazione corretta – sebbene non sia sufficiente a curare la gotta – riveste un ruolo molto importante, perché permette di ridurre il rischio di recidive e rallentare la progressione del danno articolare.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Martina Francia, nutrizionista presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Busto Arsizio.

Quali sono le cause della gotta?

La gotta si verifica quando alti livelli di acido urico nel sangue, portano alla formazione e all’accumulo di cristalli all’interno delle articolazioni, causando infiammazione e dolore intenso.

Normalmente, l’acido urico viene eliminato attraverso i reni; un accumulo eccessivo (detto iperuricemia) può derivare dal fatto che il corpo ne produce troppo (l’acido urico viene infatti prodotto durante il processo di metabolismo delle purine, contenute in alcuni alimenti) o che i reni non riescono a smaltirlo sufficientemente attraverso l’urina.

Altre cause possono essere:

·          Alcuni tipi di tumori

·          malattie ereditarie

·          insufficienza renale

·          ipertensione arteriosa

·          alcoolici

·          obesità 

·          alcuni farmaci

·          dieta

·          familiarità, età e sesso

Cosa non posso mangiare con la gotta?

Andrebbero eliminati soprattutto alcol (specialmente la birra), superalcolici e bevande zuccherate (sì a tè e caffè). Altri alimenti che andrebbero evitati sono:

·          Insaccati, selvaggina, frattaglie (come cervello, fegato o milza)

·          Carni come: cervello, rognone, milza, polmone, fegato e cuore

·          Fritture

·          Pesce azzurro (come acciughe, sardine, sgombri), molluschi e frutti di mare

·          Strutto e lardo

·          Brodo animale

·          Formaggi stagionati

 Cosa bisogna mangiare per ridurre l’acido urico?

Per ridurre l’acido urico è necessario bere prima di tutto molta acqua e prediligere alimenti a basso contenuto di purine, acidi nucleici che vengono sia prodotti dal corpo sia introdotti mediante l’alimentazione. In modo generico è importante seguire un’alimentazione in cui sono presenti formaggi magri, latte, verdura, uova, cereali e frutta. Come condimenti meglio utilizzare olio extravergine a crudo, cercando sempre di controllarne il quantitativo.

Vanno bene carne (come manzo, maiale, tacchino e pollo), pesce (orata, salmone, platessa e merluzzo) e legumi (lenticchie, fagioli, piselli e ceci), ma devono essere assunti con moderazione.

Cosa posso mangiare a colazione?

Per colazione è possibile consumare:

–   1 tazza di latte + fette biscottate con un velo di marmellata senza zuccheri aggiunti + 1 frutto

–   1 yogurt + 2 cucchiai di fiocchi d’avena + 1 frutto

–   2 fette di pane con ricotta e marmellata

Per chi preferisce una colazione salata, 1-2 volte a settimana può consumare:

–   1 uovo + 2 fettine di pane + 1 frutto

A pranzo?

Una soluzione salutare e comoda anche se si sta fuori a pranzo sono i piatti unici, come per esempio:

–   riso venere con salmone e zucchine

–   cous cous con pollo e carote

–   risotto con zucca e caprino

–   farro con feta e pomodorini

–   pasta al pomodoro, basilico e grana

Tutto accompagnato da un cucchiaio di olio EVO possibilmente a crudo.

Se piace si può concludere il pasto con un frutto piccolo

E a cena?

Se a pranzo abbi

amo consumato un primo, allora a cena preferiamo un secondo piatto, per variare le fonti di carboidrati. Quindi possiamo scegliere:

–   filetto di branzino/merluzzo + patate + verdura

–   petto di pollo alla piastra + pane + verdura

–   frittata di uova e patate + verdura

–   piselli/fagioli + cracker + verdura

–   ricotta + pane + verdura

–   mozzarella + grissini + verdura

Quando è necessario rivolgersi ad uno specialista?

Appena compaiono i sintomi è meglio affidarsi al medico di fiducia per approfondire con esami ematochimici ed esami microscopici.

Dopo la diagnosi è bene rivolgersi ad un esperto in alimentazione per impostare uno schema alimentare adeguato, ottenendo consigli su quali alimenti evitare in quanto ricchi di purine.

Cosa succede se “sbaglio” alimentazione?

La dieta non è la cura farmacologica per la gotta, ma una corretta alimentazione serve a prevenirla e, nel caso fosse già stata diagnosticata, aiuta a potenziare l’effetto dei farmaci.

Un’alimentazione specifica aiuta a eliminare o ridurre alcuni alimenti ricchi di purine.

Nutrizionista
Dr.ssa Martina Francia

Sedi

Humanitas Medical Care
Busto Arsizio
Via Alberto da Giussano, 9, Busto Arsizio, VA, Italia
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