COVID-19: come affrontare la convalescenza dopo il coronavirus?

Tornare alla normalità dopo aver contratto il virus SARS-CoV-2 non sempre è facile. I pazienti dimessi dall’ospedale dichiarano di sentirsi deboli e affaticati, ma soprattutto spaventati dai sintomi post COVID-19. Nei casi più gravi, per riuscire a riprendersi completamente dalla malattia, è necessaria una lunga convalescenza, accompagnata da visite di controllo periodiche.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Linda Bassi, pneumologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola a Milano.

Come avviene il recupero da COVID-19?

Spesso possono volerci diversi mesi prima di ritornare alla situazione respiratoria precedente all’infezione da COVID. Perciò i pazienti non si devono spaventare se anche dopo 3-4 mesi non si è ancora tornati alle condizioni respiratorie di prima dell’infezione. Questa non è una polmonite “normale”, che si risolve nel giro di due settimane, ma ha un lento recupero, che necessita di un riallenamento muscolare, quanto di terapia medica, se necessaria. 

Quali tracce lascia COVID-19?

A livello del polmone COVID-19 lascia i segni dell’infiammazione e della polmonite interstiziale, con aspetto a “vetro smerigliato” nelle radiografie e nelle TAC, anche per diversi mesi dopo l’infezione. Può rimanere una tosse secca e insistente, una difficoltà a svolgere le normali attività della vita e una sensazione di “affanno” o “fame d’aria” in seguito agli sforzi (dispnea). 

Ma non ci sono solo conseguenze sul polmone; ad esempio molte persone soffrono di una stanchezza cronica che si prolunga anche per molto tempo, dolori muscolari e articolari diffusi, cefalea, palpitazioni, problemi muscolari, che necessitano anch’essi di valutazioni specialistiche.

Come avvengono le visite di controllo?

In genere i pazienti che presentano dei sintomi residui andrebbero valutati dallo specialista di riferimento e, siccome spesso interessano il respiro, lo pneumologo è il primo medico che viene interpellato. Tuttavia, l’esperienza di questo anno di pandemia ci ha insegnato che la valutazione polispecialistica integrata di questi pazienti, è la carta vincente, perché polmone, cuore e muscolo collaborano tra loro e un problema a uno dei tre elementi ha conseguenza anche sugli altri. Perciò la classica visita pneumologica si è modificata per valutare tutti e tre questi ambiti

Pneumologia
Dr.ssa Linda Bassi
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