Parliamo di disturbi psichiatrici con Antonietta Colucci, medico specializzato in psichiatria, psicoterapeuta che in Humanitas Medical Care di Bergamo si occupa di inquadramento diagnostico, prescrizione farmacologica e costruzione di progetti terapeutici individualizzati. Fa parte del gruppo Psico Medical Care.
Dottoressa Colucci, quali sono i sintomi che possono denunciare l’esistenza di un disturbo di natura psichiatrica?
«Sono molti e riguardano tutti aspetti legati alle attività della mente. Si può partire da stati di ansia o agitazione, oppure di tristezza da perdita o di depressione del tono dell’umore. Ci può essere insonnia e si possono registrare difficoltà reazionali e nell’adattamento, nei casi più gravi addirittura situazioni di disadattamento e isolamento. L’attività quotidiana può subire diversi influssi anche opposti tra loro, che possono andare dall’iperattività all’incapacità di svolgere le proprie attività, anche a causa di paure limitanti. Influssi possono essere registrati anche a livello di rapporti con le altre persone, in particolare si può evidenziare una visibile difficoltà al contenimento degli impulsi e una eccessiva reattività del comportamento. Infine, tra i sintomi più ricorrenti possono esserci disturbi di tipo percettivo e disturbi del pensiero»
Perché contattare uno psichiatra?
«Perché è un medico e per questo ha una visione a 360° sulle problematiche fisiche, quindi organiche e psicologiche del paziente. Non è detto che lo psichiatra prescriva necessariamente farmaci già in prima battuta: il suo obiettivo è pervenire attraverso la visita a una diagnosi e quindi, a seguire nel tempo, a una prognosi. Una diagnosi precisa e accurata permette di individuare il progetto di cura, unico per ogni paziente, anche in collaborazione con altre figure come per esempio quella dello psicologo».
Quanto è importante il riconoscimento precoce di un disturbo psichiatrico?
«L’importanza del riconoscimento precoce è essenziale soprattutto per i giovani che hanno un’età compresa tra i 16 e i 24 anni. Il riconoscimento immediato del disagio permette di ottenere una prognosi migliore e un’evoluzione positiva della malattia. Per questo l’invito è rivolgersi a uno specialista ai primi sintomi, in maniera tale che possa essere immediatamente predisposto un progetto di cura individuale».
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