Ecografia al seno, come funziona?

L’ecografia al seno viene consigliata a partire dai 30 anni di età, nelle pazienti con un’importante familiarità, ovvero con più casi di tumore mammario in famiglia, o come completamento diagnostico a seguito di una mammografia. Ma come funziona esattamente?

Ne abbiamo parlato con Carlo Giovanni Maria Tognato, radiologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Arese.

Dottore, che cos’è l’ecografia al seno?

È un esame sicuro e indolore che utilizza degli ultrasuoni per osservare l’interno del seno ed aiutare il medico a valutare lo stato di salute della paziente.

Cosa permette di vedere l’ecografia al seno?

L’ecografia al seno può essere considerato un esame di primo livello per verificare l’origine di un sintomo come un nodulo e valutare se si tratta di una massa solida (tumore) o una cisti piena di liquido; mentre nelle donne asintomatiche, viene impiegato come test di secondo livello, suggerito in seguito ad una mammografia che abbia evidenziato un’alterazione sospetta o un tessuto particolarmente denso, ovvero ricco di componente fibro-ghiandolare.

Che differenza c’è tra l’ecografia e la mammografia?

L’ecografia è un esame eseguito attraverso l’utilizzo degli ultrasuoni mentre la mammografia è un test radiografico che viene eseguito comprimendo il seno tra due piastre, mentre la macchina a raggi x acquisisce l’immagine. Il primo non è un esame di screening ma permette di valutare la presenza di eventuali anomalie, e viene utilizzato specialmente nelle donne giovani per via della conformazione del loro seno; la mammografia, invece, è un esame per la prevenzione del tumore alla mammella poiché consente di individuare eventuali lesioni mammarie, tra cui quelle di origine tumorale, ed è indicato a partire dai 40 anni.

L’ecografia al seno ha dei limiti?

Un’ecografia mammaria è uno strumento efficace per esaminare il tessuto mammario, ma non è un test completo. Ecco perché per un’analisi dettagliata può rendersi necessaria una mammografia.

Come funziona l’ecografia al seno?

Durante l’ecografia del seno il radiologo effettua lo studio di entrambi i seni e i cavi ascellari, tramite una sonda ad alta frequenza, studiata per i tessuti molli.

La paziente viene fatta sdraiare in posizione supina sul lettino, con le mani raccolte dietro la testa; fra sonda e cute viene applicato un gel per evitare che l’aria blocchi gli ultrasuoni.

L’ecografia al seno fa male?

No, gli ultrasuoni al seno non sono dolorosi. Tuttavia, la paziente potrebbe provare un leggero disagio se la scansione viene eseguita su un’area sensibile o dolente del seno. Poiché la tecnologia a ultrasuoni non utilizza le radiazioni, questo esame è considerato sicuro. Inoltre, si può effettuare l’ecografia al seno anche in presenza di protesi mammarie, per valutare la ghiandola e anche le protesi stesse.

Quanto dura l’ecografia al seno?

L’esame dura circa 15 minuti.

Come è possibile prenotare un’ecografia al seno?

Per prenotare l’ecografia al seno è sufficiente cliccare sul seguente link e scegliere l’orario e il giorno in cui si preferisce fare la visita.

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Ecografia al seno

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