Ecografia all’anca dei più piccoli per la diagnosi di lussazioni e displasie

I controlli di routine nei bambini durante i primi mesi di vita sono fondamentali, tra questi anche l’ecografia all’anca, un esame indolore utile per diagnosticare precocemente eventuali difetti di sviluppo delle articolazioni dei neonati, come displasia dell’anca o lussazioni, che potrebbero comprometterebbe la deambulazione futura del neonato.

Ne parliamo con il dottor Giovanni Colli pediatra in Humanitas Medical Care Varese

L’età giusta per eseguire l’esame

L’età migliore per sottoporre i piccoli all’ecografia dell’anca, che è un esame indolore e non invasivo, “è entro le 6-8 settimane”, ha spiegato il dottor Colli.

Nel caso fossero presenti dei fattori di rischio come familiarità o anche in caso di parto podalico o gemellare, è consigliabile eseguire questo esame già alla nascita o al massimo entro i primi 45 giorni di vita. 

“La diagnosi precoce della lussazione dell’anca è molto importante: tanto prima si arriva alla diagnosi, tanto minore è il tempo in cui il bambino viene tenuto in terapia con un divaricatore le cure – ha spiegato il medico -, che risultano più semplici e veloci. Fare diagnosi nel primo mese significa che dopo tre-quattro mesi il bambino è guarito, mentre se si arriva a diagnosi tardive i mesi di terapia si allungano”.                              

Come si svolge l’esame?

Come qualsiasi altro esame ecografico, lo specialista utilizzerà una sonda lineare ad alta frequenza nella zona delle anche del piccolo paziente che verrà posizionato prima su un fianco e poi sull’altro; l’esame dura pochi minuti e saranno sempre presenti anche i genitori.

“L’eco neonatale ci permette di visualizzare i rapporti articolari e la maturità dell’anca neonatale – ha spiegato il medico – valutando la morfologia e la crescita sia della cavità acetabolare, la parte del bacino a forma di coppa che accoglie il femore, sia della testa femorale, offrendoci la possibilità di individuare precocemente anomalie come la displasia e la lussazione”.

 

I numeri di Humanitas
  • 12.000.000 Visite
  • 1.000.000 pazienti
  • 7.300 professionisti
  • 190.000 ricoveri
  • 12.000 medici