Ernia Inguinale: l’importanza di trattarla per tempo

L’ernia inguinale è una forma di ernia addominale localizzata nella zona pubica ed è creata dalla fuoriuscita di una piccola parte di intestino, di un’ansa attraverso alcuni canali naturali o punti di debolezza della parete addominale; il rischio più grave potrebbe essere lo strozzamento del viscere.

Ne abbiamo parlato con il dott. Leonardo Lenisa, specialista in chirurgia generale presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano.

Cos’è l’ernia inguinale? 

L’ernia inguinale è una conseguenza dell’indebolimento dei tessuti legamentosi del canale inguinale, con conseguente passaggio del “sacco erniario”, costituito da peritoneo (il rivestimento della cavità addominale) contenente materiale addominale come omento, intestino tenue, vescica o colon; esso fuoriesce dall’addome attraverso l’anello inguinale interno, scendendo nel canale inguinale e talvolta nella borsa scrotale nell’uomo. 

Quali sono i sintomi dell’ernia inguinale? 

Generalmente, il primo sintomo è la comparsa di una tumefazione (ingrossamento) a livello inguinale, che spesso si manifesta dopo uno sforzo. Talvolta è presente dolore, specie quando l’ernia si incarcera, ovvero non si riduce più. Nei casi in cui il dolore diventa intenso e acuto e l’ernia non rientra, può essere strozzata, ovvero il contenuto del sacco erniario viene strangolato nel sacco dall’anello inguinale interno: subentrano pertanto fenomeni infiammatori con edema, versamento di liquido fino alla vera e propria sofferenza vascolare del contenuto che spesso è necessario resecare; in tale caso diventa una emergenza chirurgica che deve essere trattata in Pronto Soccorso.

Quando è necessario consultare uno specialista? 

Sempre in presenza di una tumefazione inguinale di nuova comparsa; spesso è il dolore inguinale a essere il motivo di valutazione specialistica e talvolta può dipendere da condizioni cliniche diverse che è sempre meglio approfondire.

Come guarire l’ernia inguinale senza intervento? 

L’ernia inguinale, una volta che si determina, non regredisce più spontaneamente ma può essere contenuta nelle fasi iniziali o in attesa dell’intervento con l’ausilio di mutande elastiche contenitive.

Quando l’ernia inguinale è da operare? 

L’ernia per sua natura tende a crescere nel tempo ed è una condizione naturalmente irreversibile; può inoltre complicarsi con l’incarceramento (l’ernia non si riduce) o lo strozzamento e determina spesso sintomi locali, quali fastidio o dolore in sede inguinale, sensazione di tumefazione dolorosa e/o in accrescimento oppure “sensazione di una palla che esce e rientra solo se spinta”, pertanto costituisce sempre una indicazione chirurgica.

Quali sono i tempi di recupero? 

L’intervento viene eseguito in genere in day Surgery in anestesia locale con sedazione e spesso il paziente è dimesso in giornata o nell’arco delle 24 ore. Il ritorno al lavoro avviene in genere dopo una settimana e la ripresa dell’attività sportiva dopo un mese.

Chirurgia Generale
Dr. Leonardo Lenisa
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