Dal 21 al 27 maggio 2018 si svolgerà la Settimana Mondiale della Tiroide, il cui obiettivo è la sensibilizzazione sui problemi legati alle malattie tiroidee (purtroppo in costante aumento tra la popolazione) e sul tema della prevenzione.
Anche Humanitas aderirà all’iniziativa offrendo, nelle giornate di mercoledì 23 e giovedì 24 maggio, visite gratuite ed esame ecografico (ove si ritenga necessario) per lo screening e la prevenzione delle malattie della tiroide, presso il poliambulatorio Humanitas Medical Care nel centro commerciale Fiordaliso.
Per prenotare gratuitamente la visita clicca qui (fino ad esaurimento posti).
Ma che cos’è la tiroide e da quali patologie è interessata? Lo abbiamo chiesto alla dott.ssa Elisabetta Lavezzi, endocrinologa in Humanitas e Humanitas Medical Care Fiordaliso.
Che cos’è la tiroide e perché è così importante?
“La tiroide è una ghiandola che produce ormoni fondamentali a tutte le età”, spiega la dottoressa. “È implicata nelle principali funzioni del nostro organismo durante tutto l’arco della vita, quindi dall’età evolutiva, per lo sviluppo neuropsichico e l’accrescimento, all’età adulta per il metabolismo energetico, il buon funzionamento del cuore, il controllo del sonno e del senso della fame, per la qualità delle ossa, la fertilità della donna e nell’uomo, la sessualità ecc.”.
Quali sono le principali patologie della tiroide?
Principalmente si hanno:
- patologie da alterata funzionalità tiroidea (ipotiroidismo e ipertiroidismo);
- patologie da nodulo tiroideo.
“In particolare, i noduli vanno monitorati perché potrebbero crescere ed evolvere in una patologia neoplastica, ossia maligna”, avverte la dottoressa.
Chi è più soggetto alle malattie tiroidee e a quale età?
La patologia autoimmune colpisce tendenzialmente di più le donne rispetto agli uomini, con un rapporto di circa 3 a 1, la cui incidenza aumenta con l’età. Tuttavia, ci sono anche dei ragazzini con la tiroide di Hashimoto (la causa più frequente di ipotiroidismo). “La possibilità di un’alterazione della funzione tiroidea va considerata, quindi, a tutte le età. Per i neonati è previsto uno screening neonatale, poiché si può nascere anche senza la tiroide”, precisa la dottoressa Lavezzi.
Quali sono gli esami che si effettuano nell’ambulatorio di HMC Fiordaliso per la diagnosi delle malattie tiroidee?
La valutazione della malattia tiroidea è molto semplice e si basa sulla visita endocrinologica che prevede:
- anamnesi del paziente;
. esame obiettivo con la palpazione del collo (dei linfonodi);
- esami del sangue di funzionalità tiroidea: TSH riflesso, FT3 e FT4;
- ecografia (se richiesta).
“Un TSHR nella norma, in generale, è indicativo del buon funzionamento della tiroide”, afferma la specialista.
Quanto è importante la prevenzione?
“La prevenzione è fondamentale, però in questo caso non sono indicati degli esami routinari. È molto importante, invece, un’approfondita raccolta anamnestica che prevede la valutazione della sintomatologia del paziente, l’anamnesi familiare (parenti affetti da patologie tiroidee), considerando particolari periodi della vita (per esempio la gravidanza o la pubertà) e, soprattutto, se avverte sintomi che si possono associare a un’alterata funzionalità tiroidea”, avverte la dottoressa Lavezzi. E conclude: “In presenza di tali situazioni ha senso effettuare gli esami di screening per poter correggere tempestivamente, in caso di esiti positivi, la funzionalità della tiroide e ripristinare così lo stato di salute del soggetto”.
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