Il fumo invecchia la pelle?

I danni provocati dal fumo di sigaretta sono molteplici e riguardano numerosi apparati e organi del corpo. La nicotina, infatti, non solo è un potente agente cancerogeno, ma ha effetti dannosi anche sull’apparato cardiocircolatorio, respiratorio, gastrointestinale e sulla pelle.

Il fumo di tabacco è composto da migliaia di sostanze chimiche, tra cui numerosi agenti tossici e carcinogeni, che compromettono la salute cutanea, alterando diversi meccanismi fisiologici. Oltre alla nicotina, che è la sostanza responsabile della dipendenza, altre sostanze chimiche come il monossido di carbonio, le citochine pro-infiammatorie e i radicali liberi svolgono un ruolo fondamentale nell’invecchiamento precoce della pelle.

Fumare invecchia la pelle? Ne parliamo con il dottor Michele Cardone, dermatologo presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas e Humanitas Medical Care Fiordaliso.

Perché il fumo rovina la pelle?

Il fumo contiene una vasta gamma di composti chimici che attivano enzimi come le metalloproteasi (MMP), in particolare la MMP-1, che distruggono il collagene e l’elastina, le due proteine principali che conferiscono alla pelle elasticità, compattezza e tono. Questi enzimi vengono attivati dalla stimolazione di processi infiammatori e ossidativi, che riducono la capacità della pelle di rigenerarsi.

La nicotina, inoltre, provoca vasocostrizione, ossia restringe i vasi sanguigni, riducendo il flusso di sangue ossigenato alla pelle. Questo porta a una minore ossigenazione dei tessuti cutanei e a un’insufficiente nutrizione della pelle. Inoltre, la scarsa circolazione sanguigna e il danno ossidativo aumentano la produzione di radicali liberi, che danneggiano le cellule cutanee e accelerano i processi di invecchiamento. La pelle diventa più disidratata, perde elasticità e si mostra più spenta e grigia, in quanto la capacità di trattenere l’umidità diminuisce.

Inoltre, l’esposizione ai composti del fumo può portare a una carenza di vitamina A, una sostanza fondamentale per la salute cutanea, che favorisce la rigenerazione cellulare e la produzione di collagene.

Il termine “smoker’s face” descrive l’aspetto tipico della pelle dei fumatori, che appare opaca, grigia o giallastra, con rughe marcate e perdita di elasticità. Questa condizione è dovuta all’effetto combinato della vasocostrizione, dell’infiammazione cronica e del danno ossidativo, che rallentano la rigenerazione della pelle e ne compromettono il benessere complessivo. Con il tempo, la pelle diventa più sottile, più fragile e meno in grado di mantenere l’idratazione.

Le “rughe del fumatore” o “codice a barre” sono quelle linee verticali che compaiono attorno alle labbra. Queste rughe sono causate dalla combinazione di due fattori: i movimenti ripetitivi dei muscoli facciali durante l’atto di fumare e l’effetto termico del fumo, che danneggia ulteriormente le fibre di collagene ed elastina. Anche la secchezza della pelle e la riduzione del flusso sanguigno contribuiscono alla formazione di queste rughe.

Quali sono i danni del fumo sulla pelle?

I danni cutanei causati dal fumo sono evidenti e includono:

  • Invecchiamento precoce della pelle: le rughe, in particolare quelle intorno alle labbra (note come “smoker lines” periorali) e agli occhi (le cosiddette “zampe di gallina”), sono una delle prime manifestazioni visibili.
  • Colorito spento e giallognolo: la pelle perde il suo aspetto luminoso e sano, acquisendo una colorazione grigia o giallastra dovuta alla ridotta ossigenazione e alla vasocostrizione.
  • Discromie: la pelle può presentare macchie, arrossamenti localizzati e un aspetto irregolare.
  • Lassità cutanea e solchi: la perdita di elastina e collagene provoca un indebolimento della struttura dermica, portando alla comparsa di solchi e perdita di tonicità.
  • Aumento del rischio di infezioni cutanee: la guarigione delle ferite è rallentata e il rischio di infezioni è maggiore.
  • Maggiore predisposizione a malattie cutanee: il fumo può favorire la comparsa di malattie come psoriasi, dermatite atopica e lupus eritematoso cutaneo.
  • Unghie ingiallite e perdita dei capelli: il fumo influisce anche sulla salute delle unghie e dei capelli, che possono diventare fragili, opachi e cadere più facilmente.
  • Danno alle gengive e aumento del rischio di malattie parodontali: il fumo altera il microbioma orale, aumentando il rischio di infezioni gengivali, parodontite e la formazione di alito cattivo.

Smettere di fumare migliora le condizioni della pelle?

I danni cutanei causati dal fumo sono progressivi e, in alcuni casi, possono diventare irreversibili, ma smettere di fumare può avere effetti positivi sulla salute della pelle. La pelle ha una notevole capacità di rigenerazione, e anche se i danni più gravi come le rughe profonde o la perdita di elasticità, potrebbero non scomparire del tutto, smettere di fumare porta a un miglioramento del tono e dell’aspetto della pelle. In particolare, si osservano:

  • Miglioramento del colorito della pelle: dopo aver smesso di fumare, la pelle recupera un aspetto più luminoso e sano.
  • Aumento dell’elasticità: la pelle riacquista parte della sua elasticità e la capacità di trattenere l’umidità.
  • Riduzione delle rughe: con il tempo, le rughe si riducono e la pelle appare meno secca e più tonica, anche se il grado di miglioramento dipende dall’età e da quanto tempo una persona ha fumato nel corso della vita. Il fumo accelera il processo di invecchiamento cutaneo in modo significativo, aggravando anche la predisposizione genetica all’invecchiamento. Dermatologi e chirurghi estetici concordano sul fatto che il fumo non solo danneggi la pelle, ma influenzi negativamente il suo aspetto, aumentando la visibilità di rughe, perdita di tono e colorito spento. Gli effetti sono cumulativi, il che significa che più a lungo si fuma, maggiore è il danno a lungo termine.

Già dopo tre settimane senza fumo, si può notare un miglioramento significativo dell’aspetto della pelle, che appare più ossigenata, elastica e luminosa. Dopo un mese, il processo di rigenerazione cellulare accelera, riducendo i segni di invecchiamento precoce. Sebbene i risultati varino in base all’età e alla durata del fumo, la pelle comincia a beneficiarne anche dopo un periodo relativamente breve di astinenza.

Smettere di fumare: i benefici

I benefici dello smettere di fumare iniziano quasi immediatamente. Dopo 20 minuti dalla cessazione, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna si stabilizzano. Dopo 8 ore, i livelli di monossido di carbonio nel sangue diminuiscono e l’ossigeno aumenta. Entro una settimana, il gusto e l’olfatto migliorano, e la pelle appare più sana. Dopo un mese, il tessuto polmonare comincia a rigenerarsi, riducendo il rischio di infezioni respiratorie e migliorando l’aspetto generale.

Con il passare del tempo, i benefici di smettere di fumare si amplificano. Dopo due mesi, il rischio di malattie cardiovascolari, come infarto e ictus, si riduce del 50%. Dopo un anno, il rischio diminuisce ulteriormente, e dopo sei anni di astinenza, il rischio di sviluppare un tumore polmonare è simile a quello di chi non ha mai fumato. Smettere di fumare riduce anche il rischio di tumori ad altri organi, come il pancreas e la vescica.

Dermatologia E Venerologia
Dottor Michele Cardone
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