La barca a vela fa bene al fisico e al cuore

Se avete in programma di trascorrere una settimana al mare o al lago, perché non praticare uno sport divertente quanto salutare come la barca a vela?

Si tratta, infatti, di un’attività completa, che aiuta a sviluppare la muscolatura di tutto il corpo, oltre a mantenere il cuore in salute.

La barca a vela, oltre a fornire una buona preparazione fisica, aiuta a costruire una determinata forma mentis, volta al rispetto della natura e dell’acqua, un elemento tanto affascinante quanto pericoloso.

Ne abbiamo parlato con il dottor Fabrizio Settepani, skipper e cardiochirurgo di Humanitas.

Chi può praticare la barca a vela?

La barca a vela è uno sport che può essere praticato a tutte le età, anche da chi ha handicap fisici, perché non presenta controindicazioni dal punto di vista fisico.

Si può iniziare a praticare la vela già a partire dai 6-7 anni di età, iniziando a navigare su barche piccole, gli Optimist, su cui si va da soli (singolo) o in due (doppio). Si tratta di monoscafi dotato di una singola vela e vengono solitamente utilizzati per l’introduzione alla pratica della vela. Queste imbarcazioni, date le dimensioni e la forma, difficilmente si rovesciano (tecnicamente “scuffiano”), non raggiungono velocità troppo alte e sbandano poco, quindi sono adatte ai bambini.

Successivamente si può passare a barche più impegnative, più veloci e meno stabili, come il Laser I o il Laser 4000 (un doppio) per arrivare fino ai cabinati, per i quali è necessaria la patente nautica.

Perché lo definisce uno sport completo?

“La vela è uno sport meraviglioso perché viene sempre praticato all’aria aperta, in mezzo al mare. Si può dire che si tratti di una vera e propria palestra all’aria aperta che non sviluppa solo determinati gruppi muscolari, ma tutto il corpo”, afferma Settepani.

Praticare la vela fa bene anche al cuore, alle vie respiratorie e aiuta a cacciare via lo stress e i pensieri della vita quotidiana.

Inoltre, la vela insegna il rispetto del mare, dell’altro e mantiene la mente in allenamento, perché deve essere sempre vigile e attenta: si sa, in mare i pericoli sono dietro l’angolo, ma con una preparazione adeguata e un approccio rispettoso e prudente i rischi sono pressoché nulli.

 

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