Lo stress può danneggiare il cuore?

Lavoro, famiglia e salute. Tutti noi siamo esposti continuamente a preoccupazioni che possono riguardare la nostra sfera personale o lavorativa, e causarci stress. Talvolta questo ci permette di aumentare le nostre prestazioni, ma se dura troppo a lungo, può arrivare a danneggiare il nostro cuore, e l’intero apparato cardiovascolare.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Simonetta dell’Orto, cardiologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care di Monza.

In che modo lo stress incide sul nostro cuore?

“Lo stress costituisce uno stimolo di attivazione del sistema nervoso simpatico, quella parte del sistema nervoso autonomo concepita per consentire all’animale e all’uomo di “fuggire o combattere” di fronte ad una “aggressione”, o all’atleta di fare uno scatto o di sostenere una partita. Comporta l’aumento della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, la costrizione dei vasi periferici. Risposte fisiologiche quindi, ma che, se persistenti e prolungate, possono costituire un sovraccarico eccessivo per il sistema cardiovascolare e risultare quindi nocive”.

Quando la tensione è eccessiva? 

“La tensione è eccessiva quando fa male, ma come capire quando è “troppo”? Ogni individuo reagisce diversamente agli stimoli, molto dipende da come soggettivamente rispondiamo allo stress, che “implicitamente” non è nocivo. La vita quotidiana ci sottopone continuamente a problemi grandi e piccoli, pensare di vivere senza stress non è possibile, ma possiamo cambiare le nostre modalità di affrontarlo.

Per questo è importante riconoscere alcuni segnali di allarme: quando ci accorgiamo di essere sempre “inquieti”, quando non riusciamo a riposare adeguatamente, a non “staccare” la spina, quando abbiamo l’impressione che gli eventi abbiano il sopravvento su di noi, quando cominciamo ad avere malessere, a trovare ad esempio valori elevati di pressione arteriosa, allora è venuto il momento di fermarsi e riflettere per capire come modificare la situazione”.

Quando è necessario rivolgersi ad uno specialista?

“Quando condizioni di malessere, insoddisfazione e affaticamento persistono è necessario verificare se queste hanno comportato un danno al sistema cardiovascolare o anche solo un peggioramento del profilo di rischio cardiovascolare.

È opportuno quindi sottoporsi ad una visita specialistica presso un cardiologo che potrà definire il profilo di rischio cardiovascolare, valutando la storia del soggetto, misurando la pressione arteriosa, consigliando l’esecuzione ad esempio di un ecocardiogramma, eventualmente di un test da sforzo, il controllo dei valori di colesterolo, in modo da poter definire tempestivamente interventi correttivi adeguati”.

Come è possibile combattere lo stress?

“Come dicevo lo stress è inevitabile, la vita è stress, ma senza sarebbe anche molto noiosa. C’è lo stress buono, lo abbiamo appena sperimentato: chi non si è “stressato” assistendo recentemente ai campionati europei di calcio o alle partite di tennis di Berrettini? Eppure che gioia quando abbiamo vinto ai rigori contro l’Inghilterra!

E quando lo stress non è buono? Possiamo cercare di imparare ad affrontarlo nel migliore dei modi, anche evitando di arrabbiarci quando sappiamo che non servirà a nulla, cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno, seguendo l’esempio di chi è riuscito ad affrontare con coraggio situazioni anche molto difficili, e imparando a chiedere aiuto quando serve. Possiamo avere anche un atteggiamento “attivo”. Un modo efficace per combattere lo stress è l’esecuzione di regolare attività fisica aerobica. Anche una semplice camminata a passo sostenuto di almeno 30 minuti a giorni alterni è molto efficace, oltre a “scaricare” la tensione, consente di “liberare” la testa. Il contatto con la natura di per sé è una vera e propria terapia”.

La prevenzione primaria: le abitudini che fanno bene al cuore

Per prevenire le malattie cardiovascolari talvolta è sufficiente modificare il proprio stile di vita con alcune semplici e buone abitudini che possono aiutarci a vivere meglio. Tra queste:

  • Seguire un’alimentazione corretta e bilanciata, basata sulla dieta mediterranea, quindi che prediliga vegetali, cereali, legumi, pesce e carni magri, povera di sale e che preveda un consumo moderato di carne rossa, e una forte limitazione di cibi grassi, fritti e dolciumi, scegliendo, infine, come condimento, l’olio extravergine d’oliva;
  • Non fumare o smettere di farlo (si può ricorrere anche al supporto dei centri antifumo specializzati);
  • Tenere sotto controllo il colesterolo e la pressione arteriosa;
  • Tenere sotto controllo la glicemia o, in caso di diabete conclamato, la malattia;
  • Svolgere regolare attività fisica, soprattutto di tipo aerobico (per esempio corsa, camminata a passo sostenuto, nuoto o bicicletta);
  • Cercare di raggiungere e mantenere un buon peso corporeo;
  • Limitare, per quanto possibile, le situazioni che possono essere fonte di stress, specialmente se tendono a protrarsi nel tempo.
Cardiologia
Dr.ssa Simonetta maria Dell’orto
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