Quando le mani hanno bisogno della chirurgia

La complessità dell’anatomia della mano e l’enorme importanza delle funzioni che essa esercita richiedono, in caso di traumi o patologie per cui è necessario intervenire chirurgicamente, un moderno approccio mini-invasivo e altamente specialistico, che garantisca il recupero funzionale dell’arto nel minor tempo possibile.

A parlarci degli enormi progressi registrati dalla Chirurgia della Mano negli ultimi anni e delle metodiche all’avanguardia che HMC mette al servizio dei pazienti, è il dottor Giorgio Pivato, Chirurgo della Mano in Humanitas Medical Care Arese, già operativo presso gli ambulatori di HMC Milano, via Domodossola e di HMC Rivoli.

Perché le mani vanno trattate “con i guanti”

“La nostra mano – spiega il dottor Pivato – è un congegno delicato in cui lavorano ben 21 tendini che uniscono 27 ossa, alcune delle quali lunghe pochi millimetri; ecco perché le mani risultano particolarmente esposte a molte patologie. Per la loro primaria importanza, quando si verifica un problema occorre intervenire nel modo più efficace e rapido possibile”.

L’approccio chirurgico

“Le molteplici metodiche chirurgiche per le patologie della mano e sono tutte a bassa invasività”, afferma l’esperto. E aggiunge: “Esse garantiscono un ridottissimo trauma chirurgico, ricoveri di un solo giorno, anestesie locali e una riduzione del dolore post operatorio”.

L’utilizzo di strumenti all’avanguardia (come ad esempio telecamere da 1,9 millimetri), unitamente a un’équipe multidisciplinare (composta da anestesisti, fisioterapisti, neurofisiologi, pediatri e psicologi), consente un recupero funzionale precoce attraverso percorsi riabilitativi avanzati che iniziano il giorno stesso dell’intervento e una riduzione del periodo di inabilità forzata a seguito dell’intervento con l’immediata ripresa delle attività quotidiane.

“Per esempio – sottolinea il dottore – l’intervento al tunnel carpale comporta una mini incisione al polso e una fasciatura con un polsino da tennista che consente al paziente di tornare a casa alla guida sicura della propria auto”.

Le tecniche chirurgiche

Le tecniche mininvasive, che permettono di evitare lunghi periodi di immobilizzazione, permettendo un rapido ritorno alle normali attività quotidiane, sono molteplici.

“Si utilizza l’artroscopia per riparare le lesioni legamentose del polso, si ricorre all’endoscopia per il trattamento di molte patologie, tra cui la sindrome del tunnel carpale, il dito a scatto e il Morbo di De Quervain. Le fratture di scafoide vengono invece stabilizzate con vite percutanea, mentre per la risoluzione della contrattura del Morbo di Dupuytren si utilizzano la cordotomia ad ago o la collagenasi”, conclude il dottor Pivato.

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