Nuovo ambulatorio di Medicina dello Sport in Humanitas Medical Care Arese – Per stare bene, fai sport!

“Per curare e prevenire al bando la sedentarietà a favore di un corretto stile di vita e in cui lo sport è al primo posto per stare bene.” Questo è quello che molte volte ci si sente dire soprattutto dopo una certa età, in cui alcune patologie possono manifestarsi con maggiore probabilità. Nulla di sbagliato, anzi, ma prestare attenzione al nostro benessere non è così semplice quando non si ha una guida e non si è certi se l’attività e la modalità scelte siano adatte a noi.

Ne parliamo con il dr. Matteo Beltemacchi, medico del nuovo ambulatorio di Medicina dello Sport di Humanitas Medical Care Arese.

La medicina dello sport è solo per gli sportivi?

Occorre superare il vecchio concetto di una medicina applicata unicamente all’atleta che viene a richiedere il certificato per poter svolgere l’attività fisica, per aprirsi a una visione più ampia, che è la presa in cura della persona, sfruttando le nuove conoscenze della cardiologia e della medicina dello sport.

Non solo, quindi, una medicina di “certificazione”, ma soprattutto una medicina preventiva e, per certi versi e con dovuta cautela, anche curativa; lo sport, quindi, può essere intesocome farmaco”, somministrato a opportune dosi, contro le principali cause di malattie cardiovascolari, come il diabete tipo 2, l’ipertensione e il sovrappeso.

Lo sport, quindi, va considerato una terapia?

È importante capire che lo sport può rappresentare un valido aiuto all’imprescindibile terapia farmacologia . Meno farmaci e più attività fisica, sforzandosi di vincere la pigrizia. Quindi lo sport inteso come terapia, che quindi avrà una prescrizione, una posologia, delle indicazioni ben precise. Esistono molteplici evidenze scientifiche che attestano l’efficacia a lungo termine dello sport nell’abbassare la pressione arteriosa, nel diminuire l’uso di ipoglicemizzanti orali nel diabetico di tipo 2, nell’agire sulla persona in sovrappeso od obesa ecc.  

In che cosa consiste la prevenzione nella medicina dello sport?

Esistono tre livelli di prevenzione di cui la medicina dello sport si occupa.

> prevenzione primaria su atleti sani, incentrata sulla ricerca di potenziali condizioni cardiache che possono mettere a rischio la salute, a volte la vita, dell’atleta. Sotto questo punto di vista, oltre agli esami obbligatori per legge, il medico potrebbe richiedere accertamenti di secondo livello.

> prevenzione primaria su soggetti sani non atleti, volta a far comprendere che la sana abitudine all’esercizio fisico è fondamentale per evitare/diminuire la possibilità di insorgenza di condizioni patologiche, principali responsabili di malattia cardiovascolari

> prevenzione secondaria di malattie già in essere, come diabete tipo 2, ipertensione arteriosa e obesità, finalizzata a evitarne le complicanze. Per fare un esempio, nella persona in sovrappeso si fa prevenzione primaria per impedire che possa andare incontro a patologie che non si sono ancora verificate, mentre nel diabetico occorre intervenire con la prevenzione secondaria.

Che cosa può offrire ancora la medicina dello sport?

La medicina dello sport si occupa anche della valutazione funzionale dell’atleta, grazie a particolari test come l’analisi del lattato o del VO2max, collaborando con il dottore in scienze motorie per decidere carichi, intensità e periodizzazione degli allenamenti.

Il medico dello sport si occupa inoltre di numerose condizioni cliniche generate dai carichi di allenamento: le patologie da sovraccarico, da affrontare con il valido aiuto di fisioterapisti dedicati.

Il medico dello sport è utile anche per i bambini?

Il medico dello sport ha un ruolo importante nella fase di crescita dei bambini. Piccoli para/dismorfismi, ossia deviazioni dalla normalità riguardo la schiena, i piedi, le ginocchia, a volte non vengono sufficientemente affrontati, con la conseguenza che, dopo lo sviluppo, una sospetta curva scoliotica può diventare una grave scoliosi e un piede piatto non può più essere corretto. Inoltre molti bambini presentano il “tanto preoccupante” – per le mamme – soffio al cuore.  Nella maggior parte dei casi assolutamente funzionale ma a volte sottovalutato, non tanto in riferimento alla vita quotidiana quanto proprio allo sport che il soggetto compie. sui quali invece il medico dello sport ritiene opportuno di dover indagare. Si capisce come sia estremamente importante per la prevenzione dei bambini la collaborazione tra gli specialisti (medico dello sport, ortopedico, cardiologo).

Quanta attività fisica è consigliata ad adulti e bimbi?

Agli adulti consiglio un esercizio fisico costante, che li impegni anche solo trenta minuti al giorno, ma almeno per 3-4 volte la settimana.

Per quanto riguarda i bambini, intervengono diverse variabili, tra cui principalmente l’età e la condizione fisica. In età prescolare sconsiglio di praticare sport più di 1-2 volte la settimana, che possono diventare 2-3 durante la scuola primaria. Personalmente, sono favorevole alla multidisciplinarietà anche per non sviluppare nei piccoli patologie di sovraccarico e promuovere la conoscenza del proprio corpo

Quali esami sono previsti dalla medicina dello sport?

La legge prevede esami di primo livello quali: l’elettrocardiogramma basale e dopo sforzo (lo step test, per escludere un’aritmia), la spirometria (per valutare il funzionamento dell’apparato respiratorio), l’esame fisico delle urine. Dopo i 30-35 anni è consigliato/non obbligatorio anche l’elettrocardiogramma sotto sforzo, durante il quale il cuore della persona è costantemente monitorizzato per tutta la durata del test. Questo esame permette di verificare lo stato di salute delle coronarie.

Molto importante è anche l’anamnesi, perché quanto riferisce il soggetto può essere estremamente indicativo di qualche problematica.

Infine, se l’esito dei suddetti test non convince si eseguono i cosiddetti esami di secondo livello: l’ecocardiogramma, l’holter, il test da sforzo massimale; in caso ancora di dubbio sulla diagnosi, si effettua la risonanza magnetica.

Il medico dello sport è dunque al tuo fianco per il rilascio di certificazioni agonistiche e non agonistiche, ma soprattutto per guidarti verso la conquista del benessere!

 

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