Oculista e ortottista sono entrambi specialisti della figure fondamentali per la salute dell’occhio e della vista. Spesso però i pazienti confondono questi due professionisti.
Per questo ne abbiamo parlato con la dottoressa Federica Ferrari, ortottista in Humanitas Medical Care Arese.
Chi è l’ortottista e di cosa si occupa
“L’Ortottista assitente in Oftalmologia è il professionista sanitario dell’area della riabilitazione che si occupa di prevenzione visiva in età prescolare e scolare e dell’esecuzione di tutti gli esami strumentali oftalmologici”, ha spiegato la dottoressa.
“Ci occupiamo della valutazione e della riabilitazione ortottica dello strabismo, dell’ambliopia (noto anche come occhio pigro), dei problemi visivi nei Disturbi Specifici di Apprendimento, dei disordini visivi che possono causare difficoltà nella visione, ad esempio i deficit di convergenza, e della diplopia (visione doppia)”.
Negli adulti, in particolare chi lavora davanti ad uno schermo, é molto diffusa anche l’astenopia (o sindrome da affaticamento visivo) che può colpire chi lavora ad un PC.
La prevenzione, perché è importante?
Nel bambino la prevenzione è importante per identificare il più precocemente possibile la presenza di strabismo o di difetti visivi che possono causare un’ambliopia e quindi compromettere il corretto sviluppo dell’apparato visivo. La dottoressa consiglia “di eseguire un primo controllo di screening a tutti i bambini ai 2-3 anni di età”.
Esami per le diagnosi
I principali esami strumentali oftalmologici svolti dall’Ortottista sono: campo visivo, OCT, fluorangiografia, topografia corneale, pachimetria corneale, biomicroscopia corneale, valutazione del senso cromatico, biometria.
“La nostra figura si occupa inoltre della valutazione del paziente pre-visita oculistica e dell’assistenza all’oculista in sala operatoria”, poiché, ha detto Ferrari, “siamo gli unici in Italia ad essere abilitata a lavorare al fianco dell’Oculista in ambito oftalmico”.
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