Osteopatia post-parto naturale e cesareo: quali le differenze?

Mal di schiena, ma anche dolore a spalle, collo e osso sacro; problemi intestinali, di incontinenza, o legati alle aderenze della cicatrice dopo il taglio cesareo. Il post-parto è un momento molto delicato per il corpo di una donna, che ha bisogno di tempo per riprendersi dal duro lavoro impiegato per dar alla luce il suo bambino.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Martina Santarelli, osteopata presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Domodossola a Milano.

Come cambia il corpo di una donna dopo il parto?

La gravidanza, il travaglio e il parto sono attività estremamente impegnative dal punto di vista fisico. Sebbene facciano parte di un processo naturale, possono sottoporre il corpo della mamma a grandi sollecitazioni, che possono, a loro volta, contribuire allo sviluppo di problemi di salute.

In che modo l’osteopatia può aiutare dopo il parto?

Il trattamento osteopatico permette di alleviare le tensioni posturali derivanti dal peso della gravidanza, ma anche da un parto difficile, o dalle lunghe ore trascorse ad allattare e sollevare il neonato. Dopo il parto, infatti, il corpo non deve solo riprendersi dai cambiamenti che ha subito durante la gravidanza, ma anche dagli effetti della nuova nascita. Prendersi cura di un bambino può mettere a dura prova la schiena; attività come l’allattamento in posizioni inadeguate, il sollevamento dai seggiolini dell’auto o portare il proprio bambino in braccio, mettono a dura prova le articolazioni e i muscoli.

Il trattamento osteopatico supporta il corpo attraverso questi cambiamenti, soprattutto nei primi mesi dopo il parto.

Dopo quanto tempo dal parto, è possibile vedere un osteopata?

È possibile consultare l’osteopata già dopo 4-6 settimane dal parto; nel caso di un taglio cesareo, è possibile contattare lo specialista dopo la cicatrizzazione definitiva, all’incirca 3 mesi dopo il parto.

Osteopatia post-parto naturale: quali sono i trattamenti?

Se il parto è avvenuto in maniera naturale, l’osteopata dovrà porre una particolare attenzione a tutte quelle strutture che sono state sollecitate durante il parto; si andrà a valutare ad esempio la mobilità del bacino e dell’osso sacro in quanto spesso il mancato adattamento nel post parto può provocare sintomatologie legate anche alla colonna. L’osteopata andrà poi a valutare la mobilità di alcuni visceri, in particolare utero e intestino, e del pavimento pelvico.

La gravidanza e il parto possono infatti determinare alterazioni della funzionalità pelvica che potrebbero causare problematiche come incontinenza urinaria, prolasso degli organi pelvici e disfunzioni in ambito sessuale.

L’osteopatia attraverso un approccio molto delicato aiuta a riequilibrare la muscolatura del pavimento pelvico per migliorare o prevenire queste problematiche. 

Osteopatia post-parto cesareo: cicatrice e aderenze, come trattarle?

Nel caso la mamma abbia subito un parto cesareo è consigliabile far valutare la cicatrice circa 3 mesi dopo il parto.

Le cicatrici infatti possono portare alla formazione di aderenze e se non trattate, creare disturbi a livello addominale e dei visceri pelvici, tra cui l’utero, e di conseguenza tutte le strutture anatomiche connesse come ad esempio zona lombare, osso sacro e coccige.

In particolare, si potrebbe andare incontro a disturbi intestinali e mal di schiena, soprattutto a livello lombare e dolore pelvico.

L’osteopata con un trattamento di tipo fasciale potrà migliorare l’elasticità del tessuto cicatriziale e ridare mobilità anche ai tessuti e agli organi circostanti.

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Dott.ssa Martina Santarelli
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