Ovaio Policistico: una cura personalizzata è la risposta

Circa il 5/10% delle donne in età fertile soffre in varia misura della Sindrome dell’Ovaio Policistico, un disturbo ormonale frequente che non deve spaventare e può essere curato col supporto del proprio ginecologo e di vari specialisti, come endocrinologo, diabetologo, dermatologo e nutrizionista.

 

“Questo disturbo è facilmente riconoscibile durante una normale ecografia ginecologica, poiché l’ovaio assume un particolare aspetto dovuto a numerose cisti follicolari (da cui il nome policistico o micro-policistico). Questa anomalia è uno sbilanciamento ormonale a favore della parte androgenica (ormoni mascolinizzanti): il sistema endocrino ha difficoltà nell’individuare a livello ovarico il “follicolo dominante”, che normalmente regola il ciclo mestruale – spiega il dottor Gabriele Siesto, ginecologo di Humanitas Medical Care Arese e Lainate e Humanitas Mater Domini.

I sintomi possono presentarsi da soli o in combinazione, tra i più comuni vi sono: l’irregolarità mestruale e l’aumento degli ormoni maschili (iperandrogenismo), con conseguente maggior crescita di peli superflui (irsutismo), acne e perdita di capelli (alopecia). A queste problematiche, spesso si associano sovrappeso, obesità e insulino-resistenza (che può predisporre al diabete in età adulta).

“Le cause di questo disturbo non sono note, ma molto probabilmente si tratta di una sommatoria di fattori genetici, infiammatori ed ambientali”, spiega il ginecologo.

Per curare la Sindrome dell’Ovaio Policistico bisogna considerare: l’età della paziente, l’entità dei sintomi (se si tratta di una condizione leggera o di entità superiore) e l’eventuale ricerca di una gravidanza.

“I disturbi possono variare molto da donna a donna e ogni paziente avrà obiettivi diversi a seconda della fase della vita che sta vivendo. Per questo è necessario valutare caso per caso e decidere insieme al ginecologo di riferimento quale trattamento risponda meglio alle proprie esigenze. Oltre alla terapia ormonale per via orale, il ginecologo, insieme ad altri specialisti (come endocrinologo, diabetologo, dermatologo e nutrizionista), potrà ad esempio ricorrere ad altri rimedi, come gli ipoglicemizzanti orali, l’utilizzo di prodotti a base di inositolo o di particolari probiotici e supporti nutrizionali mirati al controllo del peso.” – conclude il ginecologo Siesto.

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