Paratiroidectomia, come avviene l’intervento chirurgico?

Le paratiroidi, così chiamate perché sono vicine alla tiroide, sono delle piccole ghiandole del sistema endocrino. Hanno il compito di produrre il Paratormone (PTH) che controlla e regola la quantità di calcio presente nel sangue e nelle ossa. Sono 4 e si trovano nel collo, dietro la tiroide.

Se una (o più) paratiroidi cresce più del dovuto o nei casi più rari sviluppa un tumore, può causare una malattia chiamata “iperparatiroidismo” che porta ad un aumento dei livelli di calcio nel sangue, con gravi conseguenze per la salute del paziente, rendendo necessario un intervento chirurgico per rimuovere la paratiroide ingrandita o iperfunzionante, noto come paratiroidectomia. Ma come funziona esattamente?

Ne abbiamo parlato con il dottor Simone Beretta, chirurgo generale presso Humanitas Medical Care di Monza.

Dottore, cosa succede se  funzionano troppo le paratiroidi?

Un funzionamento aumentato delle paratiroidi porta ad elevati valori di PTH che fa rilasciare calcio dalle ossa con conseguente indebolimento o addirittura osteoporosi.

Troppo calcio nel sangue può causare anche dolori muscolari o addirittura favorire la formazione di calcoli renali, essendo un minerale e depositandosi a livello del rene.

Quando è necessario fare una paratiroidectomia?

Quando siamo in presenza di una paratiroide che lavora troppo (adenoma) o nei casi più rari di un tumore delle paratiroidi.

La paratiroide ingrossata si identifica con l’ecografia nella stragrande maggioranza dei casi, se questa non riesce a identificarla si utilizza la scintigrafia o la PET con Colina.

Cosa comporta l’asportazione delle paratiroidi?

L’asportazione della paratiroide malata porta ad un iniziale abbassamento dei livelli di calcio nel sangue perché le altre paratiroidi risultano “addormentate” e non producono abbastanza PTH. Inoltre, l’osso richiama il calcio di cui era stato privato (Hungry Bone Syndrome).

Tuttavia, nel giro di 2 o 3 settimane, i livelli di calcio e PTH tornano nella norma, e quindi dopo circa 15 giorni di terapia con calcio e Vitamina D si ritorna alla normalità.

Come avviene l’intervento delle paratiroidi?

L’intervento avviene con una tecnica mini invasiva (MIVAP-Minimally Invasive Video Assisted Parathyroidectomy): si pratica una piccola incisione di 1.5cm alla base del collo e grazie ad una telecamera che ingrandisce l’immagine si può andare a cercare la paratiroide ingrossata e rimuoverla in sicurezza.

Quanto dura l’intervento alle paratiroidi?

L’intervento si fa in anestesia generale e dura dai 30 minuti ai 60 minuti, a seconda di quale e quante siano le paratiroidi da rimuovere .

L’intervento alle paratiroidi è pericoloso?

L’intervento va eseguito in centri con esperienza, in quanto vicino alla paratiroide passa il nervo laringeo ricorrente che fa muovere le corde vocali.

Bisogna riconoscerlo e preservarlo, utilizzando magari il neuromonitoraggio.

Dopo quanto viene dimesso il paziente?

Il paziente può essere dimesso già il giorno dopo l’intervento. Non ci sono restrizioni dietetiche e può tornare subito alle proprie attività.

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