Pelli secche e sensibili: come trattarle?

Epidermide disidratata, screpolata, poco elastica e particolarmente fragile, accompagnata da gonfiore e prurito. La pelle secca e sensibile è una condizione che può essere temporanea (presente solo durante i mesi invernali quando le temperature si abbassano); legata a fattori come inquinamento o abitudini malsane; associata a squilibri ormonali o patologie già esistenti.

Ne abbiamo parlato con il dottor Michele Cardone, Medico-Chirurgo Specialista in Dermatologia presso Humanitas Medical Care De Angeli.

Cosa causa la secchezza cutanea?

La secchezza cutanea è una condizione caratterizzata dalla carenza di lipidi nella pelle e, di conseguenza, da insufficiente presenza di acqua. I lipidi cutanei sono costituiti per il 95% dal sebo che, unendosi sulla superficie della pelle all’acqua prodotta dalle ghiandole sudoripare, forma il film idrolipidico. Il restante 5% è costituito dai lipidi epidermici, che consentono la coesione dell’epidermide e trattengono l’acqua al suo interno, permettendo che lo strato corneo svolga la sua funzione di barriera. 

Una pelle secca, quindi, è molto spesso anche disidratata, fragile, irritabile e maggiormente esposta alle aggressioni esterne, e se non curata, invecchia precocemente. Inoltre, si accompagna spesso a inestetismi, come la couperose, e facilmente diventa sensibile e reattiva. 

Quali possono essere le cause della secchezza cutanea?

La secchezza cutanea può essere costituzionale, di origine genetica, può presentarsi occasionalmente (a causa di una dermatosi), o può essere conseguente ad una patologia (come diabete, ipotiroidismo, dermatite atopica e così via). 

Tuttavia, può diventare secca anche una pelle grassa, a causa di trattamenti cosmetici aggressivi, eccessivamente delipidizzanti o in seguito all’impiego di detergenti troppo sgrassanti. Un ruolo importante nella carenza di lipidi è svolto anche dalle variazioni ormonali conseguenti alla menopausa: gli ormoni estrogeni, agendo sugli strati profondi, ricchi di collagene, elastina e vasi capillari, conferiscono alla pelle elasticità e turgore. L’abbassamento del livello estrogenico è all’origine di secchezza, assottigliamento e rilassamento cutaneo, con la conseguente formazione di rughe profonde. Dopo la menopausa, quindi, la pelle secca è diffusissima e si presenta anche in donne che fino a quel momento hanno avuto tipologie cutanee diverse.

Come può essere trattata la pelle secca?

Gli obiettivi del trattamento cosmetico mirano al ripristino dell’equilibrio idrolipidico, con l’apporto di lipidi (come ceramidi, acidi grassi, fosfolipidi) e di fattori d’idratazione e con la prevenzione dell’invecchiamento precoce e della formazione di rughe.

·  Alimentazione con il giusto apporto di grassi “buoni”.

·  Creme ricche e poco fluide.

·  Filtri solari nei trattamenti da giorno anche invernali.

·  Privilegiare detergenti delicati, che abbiano anche funzionalità nutrienti, risciacquo con acqua termale.

·  Nei casi di particolare secchezza e desquamazione, è opportuno utilizzare un olio a risciacquo dopo la detersione.

·  Si può esfoliare/scrub e gommage, ma non più di una volta a settimana.

NO

·  Lavarsi il viso con l’acqua del rubinetto molto calcarea o clorata.

·  Saponi e detergenti aggressivi, prodotti alcoolici, gel.

·  Vestiti in fibra sintetica e troppo aderenti.

Cosa fare in caso di pelle sensibile?

La sensibilità cutanea si può riscontrare in tutti i tipi di pelle e può presentarsi in qualunque momento della vita, apparentemente senza cause scatenanti. Si manifesta con arrossamenti, sensazione di pelle che tira, pizzicori o bruciori, secchezza, reazioni. Questo tipo di cute non ha un’efficace barriera di protezione contro le aggressioni esterne perché il film idrolipidico cutaneo è parzialmente sviluppato, e questo causa una maggiore permeabilità cutanea, variazioni del microcircolo e così via. Di conseguenza, modificando il film idrolipidico naturale della pelle e accelerando la produzione di radicali liberi, gli scambi intracellulari si riducono e il rinnovamento delle cellule diminuisce: la pelle diventa più fine e tendono a comparire precocemente le rughe. Le cause della sensibilità cutanea si possono individuare in una predisposizione genetica, ma anche in fattori interni come stress, variazioni ormonali, abitudini di vita sbagliate, alimentazione squilibrata, oltre che a fattori esterni (freddo, vento, sole, inquinamento, etc.). 

La pelle sensibile è una pelle che si irrita con estrema facilità e reagisce in modo eccessivo all’aggressione di agenti atmosferici (sbalzi di temperatura, smog, polveri inquinanti), all’uso di comuni detergenti, cosmetici, prodotti per il trucco e persino al semplice contatto con l’acqua, specialmente se molto calcarea. Soprattutto nei centri urbani e durante inverni secchi o molto freddi, i dermatologi registrano un aumento di pazienti che soffrono di pelle iperreattiva e molto sensibile. Anche chi soffre di dermatite atopica, eczema da contatto e altre dermopatie presenta una pelle che si arrossa facilmente, tende a desquamarsi e reagisce in modo maggiore agli stimoli esterni.

Come trattare la pelle sensibile?

Per trattare la pelle sensibile consiglio di seguire alcuni semplici accorgimenti, come:

–   Scegliere prodotti delicati, senza profumi, conservanti e tensioattivi.

–   Utilizzare gesti delicati nell’applicazione dei prodotti.

–   Prediligere filtri solari nei trattamenti da giorno anche invernali.

È invece meglio evitare di:

–   Lavarsi il viso con l’acqua del rubinetto, soprattutto se molto calcarea o clorata. Preferire acqua termale.

–   Tutto ciò che favorisce gli arrossamenti e il prurito: bagni caldi, saune, getti d’acqua potenti, piatti speziati, bevande alcooliche, bruschi cambi di temperatura.

–   Strofinare la pelle del volto con asciugamani o salviette.

Dermatologia e Venereologia
Dott. Michele Cardone
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