Perché i problemi vaginali aumentano in estate?

L’estate è alle porte e con essa anche il caldo, l’umidità, le vacanze al mare e i problemi ginecologici, che durante il periodo estivo tendono ad aumentare di più. Prurito, irritazioni o infezioni vaginali, possono diventare uno scomodo compagno di viaggio durante il periodo estivo, ed arrivare a rovinare le vacanze. Come è possibile tutelarsi?

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Elena Grassini, ginecologa presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Milano De Angeli.

Quali sono le cause dei problemi vaginali in estate?

Il caldo e l’umidità, tipici dell’estate, l’uso delle piscine o i bagni in mare, modificano le caratteristiche dell’ambiente vaginale e vulvare, rendendolo più suscettibile; cambiamenti che possono causare sintomi come arrossamento, aumento delle perdite vaginali, prurito, disagio o dolore anche durante i rapporti sessuali. 

Anche l’abitudine ad utilizzare un abbigliamento più aderente o biancheria intima sintetica, un’alimentazione ricca di zuccheri, la stitichezza o l’uso di antibiotici per patologie generali, possono rappresentare un fattore di rischio e compromettere il sistema intestinale e vaginale.

Quali sono i disturbi vaginali estivi più comuni?

Spesso i disturbi “intimi” riguardano irritazioni della parte esterna della vagina, o infezioni, che invece si sviluppano al suo interno e possono essere causate da funghi, batteri, virus o protozoi. Le più comuni sono:

Candida Albicans: la candida è un fungo che si trova all’interno della flora batterica intestinale e vaginale. In condizioni favorevoli, prolifera e diventa sintomatica, manifestandosi con bruciore, dolore durante la minzione, eritema, prurito intenso e perdite biancastre.

Gardnerella vaginalis: è presente nella flora batterica intestinale e vaginale e si riproduce a dismisura in condizioni favorevoli. A differenza della candida, però, la Gardnerella è un batterio che tende a proliferare in casi come l’abuso di antibiotici, i rapporti sessuali completi, lavaggi vaginali frequenti con prodotti aggressivi. Spesso ha un decorso asintomatico, con perdite abbondanti ma assenza di prurito, o di bruciore.

Trichomonas vaginalis: è trasmissibile sessualmente ed è causata da un parassita che altera la flora batterica locale, bloccando i lattobacilli, che hanno la funzione di proteggere la vagina da batteri e infezioni. A volte è asintomatica, altre volte, invece, presenta i classici sintomi delle vaginiti e vaginosi, dal prurito alle perdite anomale.

Cosa fare in caso di sintomi da infezione vaginale?

In caso di sintomi di disturbi vaginali sarebbe sempre meglio rivolgersi ad uno specialista per impostare la terapia più adatta. 

Cosa prevedono queste terapie?

Oltre alle buone abitudini riportate che fanno parte della prevenzione, a seconda della diagnosi fatta, ci sono terapie locali con ovuli o per bocca.

Come posso lenire i sintomi se sono in vacanza?

Se le vaginiti sono ricorrenti esistono terapie preventive da utilizzare nei periodi di remissione della patologia. Quindi si ritorna all’importanza della prevenzione. In caso di episodio acuto in vacanza, nell’impossibilità di eseguire una visita, è possibile utilizzare detergenti lenitivi a pH neutro e disinfettanti vaginali.

Se non trattati, questi disturbi, possono diventare cronici?

Certamente, si possono cronicizzare rendendo nel tempo più difficoltosa la soluzione del problema

Come possiamo proteggerci dalle infezioni vaginali in estate?

Alcune buone regole per proteggersi dalle infezioni sono:

–   Indossare biancheria di cotone

–   Non tenere addosso il costume bagnato

–   Utilizzare prodotti non aggressivi per le parti intime

–   Sciacquarsi sempre con acqua dolce dopo la spiaggia o il bagno (sia al mare che in piscina)

–   Usare sempre il proprio asciugamano

Ginecologia ed ostetricia
Dott.ssa Elena Grassini
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