Quando portare mio figlio dal dermatologo?

I problemi di pelle possono essere molto comuni in età pediatrica, per questo è importante che davanti ad un’anomalia o ad un sospetto che riguardi la cute (ma anche altri aspetti come i capelli o le unghie), i genitori conducano il proprio figlio da uno specialista per visita dermatologica pediatrica che consenta di diagnosticare, monitorare e trattare il disturbo ma anche prevenire eventuali problemi in età adulta. La pelle dei bambini, infatti, è molto più delicata di quella degli adulti e per questo richiede una maggiore attenzione. Ma come funziona esattamente e quando è raccomandata?

Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Maria Antonella Spurio, dermatologa presso il centro Humanitas Medical Care di Monza.

Quali sono i principali problemi dermatologici dei bambini?

I bambini possono essere colpiti da diversi problemi dermatologici, si tratta di condizioni piuttosto comuni. Quelli principali sono:

·  Dermatite atopica

·  Dermatosi

·  Verruche

.    Molluschi contagiosi

·  Infezioni virali e malattie infettive

·  Nevi congeniti ed acquisiti

·  Psoriasi

·  Vitiligine

·  Orticaria

·  Acne (negli adolescenti)

Quando fare una visita dermatologica pediatrica?

I sintomi più frequenti che si presentano nei bambini e che dovrebbero spingere i genitori a richiedere un consulto da uno specialista sono:

·  nei sospetti

·  prurito e bruciore della pelle

·  macchie o eruzioni cutanee

·  arrossamenti della pelle

·  presenza di pomfi e/o angiomi accompagnati da dolore

·  cambiamento nel colore della pelle

·  malattie dei capelli o delle unghie

La visita dermatologica pediatrica consente inoltre di monitorare l’evoluzione di una patologia già diagnosticata.

A che età si può portare il bambino dal dermatologo?

Le visita dermatologica pediatrica è rivolta a tutti i bambini da 0 a 18 anni.

Anche i bambini devono fare il controllo dei nei?

I nei possono essere già presenti nell’età neonatale e si chiamano nevi congeniti. Esistono nei molto grandi con i quali i bambini nascono ma che tuttavia non devono preoccupare i genitori. I nei vanno comunque controllati, specialmente se c’è una familiarità per neoplasie della cute e melanoma.

Come si controllano i nei?

Attraverso una visita dermatologica, tramite l’utilizzo del dermatoscopio, uno strumento non invasivo con una telecamera dotata di una lente che appoggiata su ogni neo consente di cogliere immagini non visibili ad occhio nudo senza procurare disagio al bambino.

Come si svolge una visita dermatologica pediatrica?

Durante la visita, lo specialista esegue dapprima l’anamnesi del paziente, raccogliendo tutte le informazioni riguardanti la sua storia e lo stile di vita (alimentazione, livello di attività fisica, eventuali patologie a carico, altri casi in famiglia di patologie dermatologiche, eventuale assunzione di farmaci), per poi esaminare le manifestazioni cutanee che hanno spinto la famiglia a richiedere un consulto specialistico.

A quali esami di accertamento può essere sottoposto il bambino?

Gli esami di accertamento a cui può essere sottoposto il bambino sono essenzialmente l’esame clinico (visione, palpazione della lesione), l’esame dermoscopico che, come è stato descritto, non è invasivo e permette la valutazione dei nei ma anche di altre lesioni, anche di tipo infiammatorio, rende possibile osservare l’epidermide, il derma, la microcircolazione locale e altre strutture della pelle.

Nei casi di sospetta  micosi cutanea, è spesso utile asportare delicatamente dalla lesione le squame o capelli o piccole porzioni di unghia, per permettere l’esame micologico microscopico e colturale.

Raramente, solo in casi particolari con importante dubbio diagnostico, viene consigliato un piccolo prelievo cutaneo per l’esame istologico.

Dermatologia e Venereologia
Dr.ssa Maria Antonella Spurio
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