Quando rivolgersi al podologo?

Molte persone convivono con un problema al piede e alla caviglia perché pensano che “prima o poi passerà”, o semplicemente perché in realtà non sanno da quale medico andare per il trattamento. Eppure, c’è una specializzazione dedicata esattamente a questo, la podologia. Una disciplina medica che si occupa della cura e delle problematiche legate alla struttura e alla conformazione del piede.

Ne abbiamo parlato con il dott. Emanuele Maresca, podologo presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care De Angeli a Milano.

Che cos’è la podologia?

La podologia si occupa di tutte le patologie del piede, della caviglia e degli arti inferiori, guidando la cura del paziente (dal bambino, all’adulto, allo sportivo, all’anziano) attraverso l’intero percorso di prevenzione, diagnosi e trattamento.

Il podologo, oltre che intervenire direttamente sul piede del paziente, in casi come distorsioni, problemi di equilibrio, dolore al tallone, può aiutarlo a curare anche sintomi causati da condizioni mediche sottostanti, come il diabete o l’artrite.

Quando rivolgersi al podologo?

Alcuni problemi che potrebbero richiedere l’intervento del podologo sono:

–   Intorpidimento, dolore o gonfiore a un piede: soffrire di problemi ai piedi può essere normale in certe occasioni (come ad esempio dopo una corsa o dopo esser stati in piedi tutto il giorno); tuttavia, se sintomi come dolore, intorpidimento e gonfiore, si presentano senza una ragione apparente, possono indicare un problema sottostante che richiede una valutazione podologica.

–   Funghi: l’infezione può diffondersi alle altre unghie o dita dei piedi se non vengono tratti nel modo giusto.

–   Dolore continuo al tallone: può essere causato da problemi diversi. Il podologo eseguirà un esame fisico (accompagnato da eventuale radiografia) per determinare la causa principale e sviluppare un piano di trattamento.

–   Piede d’atleta: è una delle infezioni fungine più comuni che può essere trattata con creme da banco. Tuttavia, se il problema continua a ripresentarsi, è consigliabile consultare un podologo.

–   Diabete: le persone con diabete di tipo 1 e di tipo 2 hanno un rischio molto più alto di avere problemi ai piedi, dettati da cattiva circolazione, danni ai nervi, ulcere e infezioni. Il paziente diabetico dovrebbe vedere il podologo almeno una volta all’anno prevenire l’insorgere di questi problemi o una loro complicazione.

–   Unghia incarnita: lo sbaglio più grande in questi casi è fare da sé o rivolgersi ad un centro estetico per rimuovere l’unghia. Sotto l’unghia incarnita può esserci un’infezione che se non trattata nel modo giusto può solo peggiorare.

–   Borsite: questa protuberanza ossea, che si sviluppa all’esterno dell’articolazione dell’alluce, può avere diverse cause che possono essere di natura genetica, derivare da cattive abitudini nel camminare, o dall’indossare scarpe non idonee al proprio piede. Il podologo può aiutare il paziente a trovare la causa ed individuare le opzioni di trattamento migliori in base alla gravità.

–   Calli o duroni: questi problemi comuni possono diventare dolorosi se la pelle diventa troppo spessa. Un podologo può rimuovere aree della pelle indurita per alleviare il dolore o prescrivere un farmaco topico per trattarle.

–   Dolore articolare al piede o alla caviglia: Anche se facilmente trattabile con farmaci antinfiammatori da banco è importante consultare un medico per determinare la causa principale del dolore, soprattutto se il dolore al piede o alla caviglia persiste. 

–   Problemi di postura: i piedi influiscono in modo determinante sulla nostra postura, così come eventuali problematiche ad esso correlate (si pensi al mal di schiena o al dolore alle ginocchia che possono derivare da una camminata scorretta). Da qui, una valutazione posturale del paziente da parte del podologo può essere fondamentale.

Podologia
Dottor Emanuele Maresca
Visite ed Esami
Visita podologica

Sedi

Humanitas Medical Care
Milano De Angeli
Piazza Ernesto de Angeli, 5, Milano, MI, Italia
I numeri di Humanitas
  • 12.000.000 Visite
  • 1.000.000 pazienti
  • 7.300 professionisti
  • 190.000 ricoveri
  • 12.000 medici