La scoliosi è una deformità vertebrale che peggiora più o meno velocemente nel tempo. Riconoscerla durante l’adolescenza, quando avviene una maggior crescita della colonna, è fondamentale per riuscire a curarla ed evitare problemi di salute che possono portare alla necessità di un intervento chirurgico.
Ne parliamo con la dottoressa Bibiana Bozzini, medico radiologo presso gli ambulatori Humanitas Medical Care Murat e Monza e presso Humanitas San Pio X a Milano.
Come si riconosce la scoliosi?
Quando la scoliosi esordisce durante l’adolescenza, può manifestarsi con un mal di schiena, tipicamente nella zona lombare. Tuttavia, la scoliosi adolescenziale generalmente non provoca dolore o sintomi neurologici. Un campanello d’allarme può essere rappresentato da cambiamenti posturali del corpo visibili dall’esterno, come una diversa altezza delle spalle o delle scapole, uno squilibrio del corpo verso destra o sinistra, una diversa forma dei fianchi.
Qual è l’esame che consente di valutare la presenza di scoliosi?
La radiografia del rachide in toto per la valutazione di scoliosi, cifosi e lordosi, è l’esame che consente di studiare la curvatura fisiologica della colonna ed evidenziare eventuali deformazioni.
Individuare precocemente la scoliosi è fondamentale per l’efficacia del trattamento perché la crescita fisiologica subito dopo la pubertà può peggiorarla, aumentandone la curvatura, con conseguenze anche importanti per la salute. Inoltre, avere una colonna visibilmente curva o dover indossare un tutore per la schiena, può causare problemi legati all’autostima e alla qualità generale della vita del ragazzo.
La richiesta della radiografia del rachide in toto, come tutte le radiografie deve sempre essere effettuata da un clinico che in questo caso può essere un pediatra o un ortopedico.
La richiesta di una valutazione clinica deve essere fatta quando si nota qualche cambiamento nella postura o nella deambulazione.
Come funziona la radiografia del rachide in toto?
Vengono eseguite una o due radiografie a seconda della specifica richiesta, solo in proiezione frontale se il sospetto è di scoliosi o nelle due proiezioni ortogonali se si sospettano anche alterazioni della cifosi dorsale o della lordosi lombare con il paziente in piedi, utilizzando un supporto centimetrato che permetterà di effettuare sul radiogramma alcune misurazioni alla luce delle quali lo specialista consiglierà i trattamenti più adeguati.
È un esame doloroso o pericoloso?
Assolutamente no. È un esame molto rapido, il paziente deve solo restare in piedi fermo per qualche secondo.