Sindrome femoro rotulea: cosa fare per il dolore al ginocchio?

La sindrome femoro rotulea è una patologia abbastanza diffusa che interessa la parte anteriore del ginocchio. È una condizione che può avere un forte impatto sulla vita del paziente, costringendolo a ridurre o interrompere qualsiasi attività lavorativa o sportiva abituale. Ne abbiamo parlato con il dottor Francesco Capobianco, fisioterapista presso il centro Humanitas Medical Care di Arese.

Che cos’è la sindrome femoro rotulea?

La sindrome femoro rotula è una patologia che coinvolge l’articolazione tra la rotula e la superficie del femore. Colpisce maggiormente le donne e alcune categorie di sportivi come i corridori.

Quali sono le cause?

Le cause della sindrome femoro rotulea possono essere sia fisiologiche che dinamiche. Tra queste troviamo:

·   Ginocchio valgo (cosiddette “ginocchia a X”)

·   Traumi all’articolazione

·   Utilizzo eccessivo del ginocchio (corridori, saltatori, etc…)

·   Ipotonotrofia di un capo del quadricipite

·   Forma o displasia della rotula

.   Piede pronato (la parte posteriore del piede si inclina verso l’interno)

I sintomi della sindrome femoro rotulea

Il sintomo principale è il dolore che si localizza nella parte anteriore del ginocchio. Altri segnali sono:

–   Scricchiolio dell’articolazione

–   Rigidità e limitazione articolare

–   Ginocchio gonfio

Come si cura la sindrome femoro rotulea con la fisioterapia?

Ci sono varie tipologie di trattamenti e tecniche che possono essere utilizzate per la cura di questa patologia. Il fisioterapista valuterà in base alla situazione che ha davanti quali siano più efficaci.

I primi trattamenti hanno come obiettivo quello di disinfiammare il ginocchio, con l’utilizzo di antinfiammatori e di un tutore che stabilizzi la rotula per tenerla a riposo.

Successivamente, vengono utilizzate terapie come la Tecar, il laser e le onde d’urto. 

·   Tecarterapia (trattamento che impiega l’elettromagnetismo, per un più veloce recupero da traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico)

·   Terapia ultrasuoni (trattamento che utilizza le onde acustiche ad alta frequenza per stimolare il riassorbimento dei liquidi che provocano un’infiammazione e ridurre il dolore) recupero da traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico)

·   Laser terapia (trattamento che utilizza un laser non invasivo per ridurre dolore e infiammazione)

Quando il dolore è migliorato si può iniziare un percorso riabilitativo che contempla:

–   Allungamento e rinforzo muscolare (per incrementare forza ed elasticità)-   Allineamento della rotula

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