Tumore al seno: sapevi che può colpire anche gli uomini?

Siamo soliti pensare che il tumore al seno colpisca soltanto le donne ma non è così. Su cento casi di tumore femminile, uno è maschile. Tuttavia, la malattia viene diagnosticata spesso in stadi più avanzati negli uomini, rispetto alle donne. La sua rarità e la mancanza di consapevolezza portano alla sua individuazione in stadi più avanzati, rispetto alla controparte femminile 

Ne abbiamo parlato con il dott. Andrea Sagona, chirurgo senologico presso l’ambulatorio Humanitas Medical Care Premuda Milano.

Qual è la forma più comune di tumore al seno negli uomini?

La forma di tumore al seno maschile più comune è il carcinoma non special type (NST, o duttale): le cellule tumorali si formano nei dotti galattofori, cioè nei piccoli canali che collegano la ghiandola mammaria al capezzolo, per poi estendersi al tessuto connettivo della mammelle( carcinomi infiltranti) e possono poi raggiungere anche i linfonodi ascellari o diffondersi agli organi a distanza.

Quali sono i sintomi del tumore al seno negli uomini?

Gli uomini hanno mammelle di una dimensione decisamente più ridotta rispetto a quello delle donne e, per questo, la presenza di eventuali anomalie può essere più evidente (anche se talvolta il paziente tende a sottovalutare i sintomi).

Il tumore al seno duttale, in particolare, si manifesta prevalentemente con la comparsa di un nodulo retroareolare, a volte accompagnato da rossore, retrazione del capezzolo o, nelle forme più avanzate, anche sanguinamenti. Il nodulo può essere asintomatico o modicamente dolente. 

Gli stadi iniziali del tumore al seno sono spesso silenti, portando il paziente a consultare lo specialista quando ormai sono già presenti delle metastasi. 

Quali sono i fattori di rischio del tumore al seno negli uomini?

Oltre alla storia familiare, esistono ulteriori fattori di rischio di sviluppare questa patologia, tra questi troviamo:

·  Obesità

·  Abuso di alcol

·  Utilizzo di farmaci ormonali

·        Mutazioni genetiche( es. BRCA1-2)

·  Pazienti con alterazione del corredo cromosomico (S. di Klinefelter): il cromosoma X (femminile) in più, causa eccesso di secrezione estrogenica che facilita l’insorgenza del tumore anche in età più giovanile

Come viene trattato il tumore al seno maschile?

Viene solitamente eseguito un intervento di mastectomia (asportazione in toto della mammella), a causa della limitata quantità di tessuto che non permette praticamente una chirurgia conservativa; segue la asportazione ed analisi del linfonodo sentinella e/o l’asportazione totale dei linfonodi ascellari in base allo stato linfonodale.

Il passo successivo prevede un trattamento medico chemioterapico o ormonale, alla luce delle caratteristiche biologiche del tumore ed eventuale radioterapia, in base allo stadio di malattia.

L’importanza della prevenzione

È importante che anche gli uomini si sottopongano a visite di controllo, specialmente dopo i 60 anni, soprattutto se ci sono stati casi di tumore al seno maschile in famiglia. Questa patologia, infatti, può insorgere sulla base di mutazioni genetiche di alcuni geni (BRCA1 e BRCA2) che possono essere trasmesse in forma ereditaria sia nei maschi che nelle femmine, aumentando nel maschio, il rischio di sviluppare tumore della mammella, tumore della prostata, tumori del pancreas e del colon.

Specialista in Senologia, Ginecologia e Ostetricia
Dott. Andrea Sagona
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