Radiologo diagnostico e interventistico

La radiologia diagnostica e interventistica è quella branca della radiologia medica che comprende tutte le procedure diagnostiche e interventistiche che vengono effettuate sotto la guida e il controllo delle metodiche radiologiche. Attualmente più che di “metodiche radiologiche” (che sono quelle producono immagini radiografiche impiegando i raggi X) si preferisce parlare più generalmente di “metodiche di diagnostica per immagini”, terminologia che comprende tutte le tecniche oggi a disposizione per la produzione di immagini mediche a scopo diagnostico, e quindi anche l’ecografia (che utilizza ultrasuoni) e la risonanza magnetica (che si basa sul fenomeno fisico della risonanza dei nuclei atomici). Vengono solitamente escluse la Pet (Tomografia ad emissione di positroni) e la scintigrafia, che rientrano nella medicina nucleare.

Le procedure utilizzate nella radiologia diagnostica e interventistica sono solitamente meno invasive delle procedure chirurgiche tradizionali (a “cielo aperto”), sebbene possano risultare più o meno invasive a seconda della tipologia di intervento da eseguire. Gli interventi della radiologia diagnostica e interventistica presentano alcuni vantaggi rispetto a quelli tradizionali, tra cui:

  • l’impiego di anestesia locale in luogo di quella totale;
  • la riduzione dei tempi di degenza e recupero post-operatorio;
  • la riduzione dei rischi connessi all’intervento.

L’obiettivo della radiologia diagnostica e interventistica è realizzare interventi chirurgici meno invasivi ma altrettanto efficaci rispetto ai corrispondenti interventi chirurgici, ottenendo risultati e mortalità uguali o migliori.

Di che cosa si occupa il radiologo diagnostico e interventistico?

Il medico radiologo diagnostico e interventistico è il medico specialista in radiologia che si occupa di effettuare procedure interventistiche sotto la guida e il controllo delle metodiche di diagnostica per immagini (radiografie, risonanze magnetiche, ecografie, tomografie computerizzate).

Quali sono le patologie trattate più spesso dal radiologo diagnostico e interventistico?

Le patologie trattate dal radiologo diagnostico e interventistico sono moltissime, e cioè tutte quelle che possono essere diagnosticate – e trattate – mediante le molteplici diverse metodiche di diagnostica per immagini esistenti. Si va dunque dalle patologie di origine batterica o parassitica a quelle di origine infiammatoria e neoplastica, passando per le neoplasie, le patologie del sistema immunitario, le patologie vascolari e quelle ossee.

Quali sono le procedure più utilizzate dal radiologo diagnostico e interventistico?

Le procedure più spesso utilizzate dal radiologo diagnostico e interventistico sono solitamente meno invasive delle procedure chirurgiche tradizionali, sebbene possano risultare più o meno invasive a seconda della tipologia di intervento da eseguire. L’obiettivo della radiologia diagnostica e interventistica è ottenere risultati e mortalità uguali o migliori rispetto ai corrispondenti interventi chirurgici; le sue procedure comprendono:

  • angiografia
  • ecografia
  • radiografia convenzionale
  • risonanza magnetica
  • tomografia computerizzata (Tc o tomografia assiale computerizzata, Tac)

Quando chiedere un appuntamento al radiologo diagnostico e interventistico?

È bene chiedere un appuntamento con il radiologo diagnostico e interventistico tutte le volte che lo prescrive il proprio medico di medicina generale e nel caso in cui sia necessario monitorare il decorso post-operatorio.

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