Che cos’è la perimetria computerizzata convenzionale?
La perimetria computerizzata è una valutazione strumentale che consente di verificare l’ampiezza del campo visivo e, all’interno di questo, di misurare la sensibilità retinica agli stimoli luminosi nei diversi settori.
A che cosa serve la perimetria computerizzata convenzionale?
L’esame del campo visivo si rivela fondamentale sia nella diagnosi sia nel monitoraggio della progressione del glaucoma. Inoltre, è molto utile per verificare e quantificare il danno di numerose malattie che colpiscono la retina e per la diagnosi di patologie infiammatorie, degenerative o vascolari e neuro-oftalmologiche.
Sono previste norme di preparazione?
Non sono necessarie particolari preparazioni al test. In assenza di altri esami oculistici da eseguire nello stesso giorno, non è necessario togliere le lenti a contatto.
In che cosa consiste la perimetria computerizzata convenzionale?
La perimetria computerizzata convenzionale viene eseguita in un ambiente buio. Il paziente, seduto davanti al perimetro – uno strumento dotato di uno schermo dove compaiono gli stimoli luminosi – deve mantenere lo sguardo fisso su una luce gialla posta al centro dello schermo stesso e premere un pulsante quando vede accendersi una luce bianca di intensità variabile. Questa luce viene proiettata in diverse posizioni, in modo da verificare l’integrità del campo visivo in tutti i quadranti (superiore, inferiore, nasale e temporale). Il computer crea inoltre una mappa in scala di grigi (in alto a destra), dove ai colori più scuri corrispondono le aree di minore sensibilità alla luce. Di norma l’esame dura fra i cinque e gli otto minuti per occhio. L’utilizzo del computer garantisce notevoli vantaggi sia nell’esecuzione del test sia nell’interpretazione dei risultati grazie ad analisi statistiche delle misurazioni ottenute.
È un esame doloroso o pericoloso?
L’esame del campo visivo non è invasivo, è di facile esecuzione, ma richiede la collaborazione del paziente.