Che cos’è l’intervento di curettage?
Il “curettage” rappresenta una delle possibili metodiche chirurgiche a disposizione del dermatologo per asportare manualmente le più comuni lesioni superficiali della pelle.
Per questa procedura si utilizza uno strumento tagliente chiamato appunto curette.
A che cosa serve l’intervento di curettage?
Questa metodica, spesso affiancata da altre tecniche non invasive come la criochirurgia, ossia il congelamento dei tessuti con l’azoto liquido, permette di eliminare le alterazioni cutanee (in particolare, le verruche seborroiche, le cheratosi solari e le lesioni da mollusco contagioso) in modo semplice, veloce ed efficace, lasciando la pelle liscia e senza macchie.
Come avviene l’intervento di curettage?
Non occorre alcuna preparazione all’intervento.
La procedura chirurgica è effettuata tramite la curette, un particolare strumento in metallo a forma di cucchiaio dotato di un bordo tagliente da un lato e smusso dall’altro. Il lato tagliente del bordo circolare viene strisciato sull’area da trattare in maniera analoga a un bisturi.
Per il trattamento di aree molto sensibili a volte viene effettuata una lieve anestesia locale.
La durata delle sedute dipende dall’estensione, dal numero delle lesioni da trattare e dalla loro collocazione, ma solitamente va dai 15 ai 30 minuti.
I risultati correttivi sono visibili progressivamente nel giro di 20-40 giorni.
L’intervento di curettage è rischioso?
Il trattamento di curettage è generalmente poco doloroso e comunque sopportabile e i pazienti vengono dimessi immediatamente alla sua conclusione.
È del tutto normale percepire alla fine dell’intervento una sensazione di lieve bruciore nei punti trattati. Impacchi di ghiaccio sono in grado di attenuare efficacemente la sintomatologia post-operatoria.
Le aree interessate potrebbero apparire moderatamente arrossate e leggermente gonfie per alcuni giorni; in questo caso, il dermatologo può prescrivere medicazioni con una crema antisettica o antibiotica.