Rabeprazolo

Il rabeprazolo è un inibitore della pompa protonica, in grado di ridurre la quantità di acidi prodotti dallo stomaco.

 

A cosa serve il rapebrazolo?

Il rabeprazolo è utilizzato in presenza di reflusso gastroesofageo per ridurne i sintomi, favorire la guarigione dell'esofago e prevenirne l'ulteriore danneggiamento.

Inoltre, può essere assunto per curare problemi caratterizzati da una produzione eccessiva di acidi da parte dello stomaco, come per esempio la sindrome di Zollinger-Ellison, e per trattare le ulcere.

Assunto in concomitanza con altri farmaci può essere utilizzato anche per combattere l'Helicobacter pylori.

 

Come si assume il rabeprazolo?

Il rabeprazolo può essere assunto per via orale sotto forma di compresse a rilascio ritardato da deglutite intere, con acqua, senza masticarle né romperle.

Se utilizzato contro per contrastare le ulcere deve essere assunto al mattino, dopo colazione. Se abbinato ad altri farmaci per combattere l'Helicobacter pylori, invece, va assunto 2 volte al giorno, a colazione e a cena, per 7 giorni.

 

Effetti collaterali del rabeprazolo

L'assunzione di inibitori della pompa protonica può aumentare il rischio di fratture del polso, dell'anca o della colonna vertebrale, soprattutto se il trattamento prevede dosaggi elevati o prosegue per un anno o più.

Fra gli altri possibili effetti collaterali del'assunzione di rabeprazolo, troviamo:

  • aerofagia
  • cefalea
  • costipazione
  • mal di gola
  • nausea
  • vomito

È necessario contattare subito un medico in caso si presenti:

  • battito cardiaco irregolare, accelerato o pesante
  • capogiri
  • convulsioni
  • difficoltà respiratorie o di deglutizione
  • febbre
  • gonfiore a occhi, viso, bocca, labbra, lingua o gola
  • grave diarrea con feci acquose
  • mal di stomaco
  • orticaria
  • rash
  • sensazione di testa leggera
  • spasmi muscolari
  • stanchezza eccessiva
  • tremori incontrollabili
  • vesciche o esfoliazione della pelle

 

Controindicazioni e avvertenze del rabeprazolo

Prima di assumere rabeprazolo è bene comunicare al medico se:

  • si assumono medicinali, fitoterapici o integrator, ricordando di menzionare antibiotici, anticoagulanti, atazanavir, ciclosporina, digossina, diuretici, ketoconazolo, integratori di ferro e metotressato
  • si è in fase di gravidanza o allattamento al seno
  • si soffre (o si ha sofferto) di bassi livelli di magnesio nel sangue o di malattie epatiche.
  • si soffre di allergie al farmaco, ai suoi eccipienti, a dexlansoprazolo, esomeprazolo, lansoprazolo, omeprazolo o pantoprazolo

 

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