A cosa serve lo psicologo?

Un lutto, una fobia, un trauma, problemi a relazionarsi, abitudini malsane, depressione, stress, rabbia, apatia o ansia. La figura dello psicologo può servire ad affrontare eventi o situazioni differenti, quando il supporto di chi ci è accanto non è più sufficiente e i nostri problemi o stati d’animo ci impediscono di vivere serenamente la nostra vita quotidiana.

Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Elisa Zocchi, psicologa e psicoterapeuta presso di Humanitas PsicoCare.

In che modo aiuta lo psicologo?

Lo psicologo aiuta il paziente ad essere più sereno, raggiungendo il maggior equilibrio emotivo possibile. In tutti gli approcci psicologici uno dei primi obiettivi del percorso è quello di costruire una maggior conoscenza del proprio funzionamento e delle emozioni che si provano, distinguendo tra emozioni costruttive in direzione dei propri obiettivi ed emozioni disfunzionali. Solo riconoscendo il proprio stato emotivo è possibile attivare cambiamenti per raggiungere una buona consapevolezza di sé. 

Come faccio a capire se ho bisogno di uno psicologo?

Non è mai semplice decidere di rivolgersi ad uno psicologo sia perchè sono ancora attivi molti pregiudizi (“se vado dallo psicologo sono pazzo”, “nessuno può risolvere i miei problemi”) sia perché si pensa che la propria forza di volontà unita al supporto di amici e familiari siano sufficienti per risolvere le difficoltà vissute. 

In realtà le difficoltà spesso impattano sul benessere personale emotivo e fisico: mal di testa, gastriti, dolori articolari possono essere psicosomatici e instaurare un circolo vizioso di ansia e irritabilità che determina anche perdita di fiducia in se stessi e problemi relazionali con i nostri cari. 

L’American Psychological Association fornisce alcuni suggerimenti per valutare l’eventualità di rivolgersi ad uno psicologo: 

  • le difficoltà che si stanno vivendo occupano la propria mente per un tempo che crea stanchezza e affaticabilità/irritabilità;
  • il problema o le difficoltà vissute causano imbarazzo o ritiro sociale;
  • il problema determina un peggioramento della qualità di vita;
  • il problema ha influito negativamente sulle relazioni personali, lavorative o sul rendimento professionale/scolastico;
  •  hai apportato cambiamenti nella tua vita o sviluppato abitudini disfunzionali per far fronte al problema.

Lo psicologo non si occupa solo di disturbi conclamati ma può fornire un supporto in tutte le fasi di cambiamento e per le difficoltà correlate alla fase di vita che si sta vivendo. 

Cosa fare prima di andare da uno psicologo?

Una volta trovato il terapeuta, il primo passo è già stato fatto: hai iniziato il tuo percorso verso l’auto miglioramento. Spesso capita che dopo aver effettuato la prenotazione si cerchi di rimandare l’appuntamento per paura di affrontare le proprie difficoltà. Il passo più difficile è presentarsi alla prima seduta, per cui serve un po’ di coraggio!

Prima dell’incontro potresti prepararti pensando a cosa ti ha portato in terapia e di cosa avresti bisogno per sentirti meglio.

Cosa dire o non dire allo psicologo?

Allo psicologo puoi dire tutto. Ricordati che non è lì per giudicarti. Potresti non sentirti subito libero di raccontare tutto. Non preoccuparti, è normale. 

La terapia è come una scalata in montagna, si parte dai passaggi più semplici per poi affrontare insieme le salite più impervie, dopo aver costruito un legame di fiducia.

Quante volte al mese si va dallo psicologo?

Dipende dal problema che ti ha condotto dallo psicologo. Generalmente è sufficiente un appuntamento settimanale ma nei casi più gravi, lo specialista potrebbe richiederti una maggiore frequenza.

Cosa ti chiede lo psicologo prima volta?

Durante la prima visita, lo psicologo cercherà di conoscerti facendoti una serie di domande sulla motivazione che ti ha spinto a richiedere questo incontro e sulla tua storia personale. Potresti avere anche tu delle curiosità, dubbi, interrogativi sugli approcci utilizzati, la frequenza delle sessioni, gli obiettivi etc. Sentiti libero di chiedere, ricordandoti che lo psicologo non è lì per giudicarti ma per aiutarti a risolvere un problema.

Come ci si sente dopo una seduta di psicoterapia?

Sei andato in terapia nella speranza di sentirti meglio dopo la sessione. Tuttavia, spesso non è così. Lo psicologo ti dà l’opportunità di confidare i tuoi problemi, il tuo malessere e questo potrebbe farti attingere ad emozioni che ti possono rendere più emotivo ed esausto. Inoltre, il terapeuta, potrebbe aiutarti a scoprire cose su di te che non conoscevi, facendoti sentire a disagio, arrabbiato o depresso. 

Quando si vedono i primi risultati della psicoterapia?

I risultati dipendono da diversi fattori, come il disturbo da curare, le caratteristiche del paziente o l’approccio terapeutico. In genere, sono necessarie dalle 6 alle 8 settimane per vedere i primi risultati.

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